Pasta dietetica, se compri questo marchio ti sei fatto fregare | Altro che più leggera, lo dice la sentenza: lo spot è ingannevole
Una pasta dietetica che in realtà è tutt’altro. Lo spot è stato ritenuto ingannevole, se l’hai acquistata non è quello che credi.
Quante volte hai visto la pubblicità in tv di un prodotto e sei corso ad acquistarlo perché incuriosito ed attirato dalla presentazione nello spot?
E quante volte sei rimasto deluso, perché in realtà non era affatto come ti aspettavi? Capita spesso anche con le stesse immagini sulle confezioni. Brioches piene di cioccolato o crema, all’apparenza. Poi al primo morso ti accorgi che sì e no dentro c’è un cucchiaino di ripieno.
Ma se un prodotto viene venduto come dietetico, e poi non lo è, è un pochino peggio. Perché molti possono pensare di poterne consumare di più quando invece non è così.
E negli ultimi giorni lo spot di un noto marchio di pasta italiana venduta come dietetica, è stato ritenuto ingannevole. Ecco di chi si tratta.
Pasta dietetica: pubblicità ingannevole
Lo spot a cui ci riferiamo propone questo tipo di pasta come un prodotto che “ti fa sentire leggero”, in quanto contenete il 30% di glutine in meno. Ma, come riporta ilfattoalimentare.it, il Comitato di controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria lo ha ritenuto ingannevole “con una sentenza data 30 settembre 2024 secondo cui ‘è suscettibile di fuorviare il consumatore, accreditando impropriamente il prodotto di un pregio differenziale che non possiede‘“.
In realtà questo prodotto, spiega, contiene meno glutine, in quanto composto dal 75% di semola di grano duro integrale e dal 25% da farina di riso nero integrale Venere, e sarebbe quest’ultima a non contenere glutine naturalmente. Ma, ricorda il sito, non solo “questo elemento non assicura al consumatore la percezione di leggerezza“, in più la pubblicità potrebbe rafforzare la convinzione errata che il glutine faccia male a tutti e bisogna evitarlo, quando invece non è così.
Non tutto è come sembra
Stiamo parlando dello spot della Pasta Venere del produttore Riso Scotti che, fa sapere sempre ilfattoalimentare.it, ha già dei precedenti simili. Per esempio, 5 anni fa sotto accusa è stato posto lo spot della Dietidea La dieta del riso in quanto spingeva a credere che tale dieta fosse adatta a tutti, piuttosto che consigliare il parere di un professionista.
Prima ancora, ricorda “il Comitato di Controllo interviene sul messaggio pubblicitario ‘Da Riso Scotti tutti i valori del riso per una dieta sana ed equilibrata’ riferito ai prodotti Scotti Benessere”. In quel caso il termine “solo in farmacia” era ambiguo in quanto “ancorché rispondente al vero – non può essere utilizzato nel caso di prodotti la cui vendita in farmacia è dovuta ad una libera scelta imprenditoriale e non ad un obbligo di legge”.