Broccoli, se soffri di questo disturbo ti conviene bandirli dal tuo frigo | Non fanno sempre bene: la rivelazione degli esperti cambia le carte in tavola
Broccoli, buonissimi e assai utilizzati in cucina. Se però soffri di questa patologia, è bene evitarli.
Gli esperti ci invitano di continuo a inserire più verdura nella nostra alimentazione quotidiana, in ogni periodo dell’anno. Il broccolo è certamente un alimento che ora va fortissimo, visto che matura in ottobre dal Centro al Nord Italia, mentre da novembre a gennaio, al Sud.
Può essere cucinato in padella, sempre dopo essere stato lessato. Tantissimi, però, puntano anche alla cottura al vapore. Tuttavia i più golosi decidono di pastellarlo e friggerlo, utilizzando soprattutto l’ormai diffusa friggitrice ad aria. Un problema, però, di non poco conto, legato ai broccoli risiede nell’odore, per molti sgradevole, durante la cottura,
A quanto pare, per eliminarlo basterebbe solo aggiungere qualche goccia di succo di limone nell’acqua. C’è anche chi predilige le foglie di alloro, mentre le nostre nonne optavano per il latte o per qualche goccia di aceto.
Con i broccoli in tanti amano preparare delle minestre, ma anche condimenti speciali per la pasta, come pure per le frittate. Essi sono anche indicati all’interno della diete, anche di quelle particolarmente restrittive. Sono ricchi di vitamine, minerali e fibre. Esattamente, 100 g di tali ortaggi apportano 34 calorie, 2,8 g di proteine, 6,6 g di carboidrati, 2,6 g di fibre e solo 0,4 g di grassi.
Broccoli, non sono un toccasana per tutti
Se parliamo nello specifico di vitamine possiamo dire che sono una fonte di Vitamina C e K, oltre che di acido folico, di calcio, di potassio e di antiossidanti, fra cui figurano i gluocosinolati. I broccoli, poi, sono famosissimi per le loro importanti proprietà antitumorali. Inoltre, possiedono un indice glicemico basso e sono pertanto il top anche per le persone che devono stare attente agli zuccheri nel sangue.
Dunque, nei soggetti diabetici è consigliato. Però, prima di procedere al consumo, è opportuno consultare sempre il proprio medico curante. Tra l’altro, anche se parliamo dei broccoli, c’è il classico rovescio della medaglia. Difatti, chi soffre di alcune patologie è bene che se ne tenga alla larga. Oppure, che eviti alcuni abbinamenti infelici.
I casi in cui non consumarli
Cominciamo con il dire che i broccoli contengono piccole quantità di goitrogeni, che possono interferire con l’importantissima funzione tiroidea in individui che hanno tale predisposizione. Inoltre, possono anche portare a una cattiva azione digestiva, soprattutto per chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile, per via dell’alta presenza di fibre.
Se poi si soffre di problemi renali è bene moderare molto il loro consumo per scongiurare un eccesso di potassio, che può rivelarsi terribilmente dannoso. In ogni caso, in linea generale, se eccederemo con il consumo dei broccoli, potremo ritrovarci ad avere a che fare con gonfiore addominale. Infine, è sempre meglio non farli interagire con altri ortaggi, come legumi e cavoli, per non aumentare l’effetto dei già citati goitrogeni e causare difficoltà sopra citate.