Non puoi non assaggiare la bontà calabrese per eccellenza: le patate ‘mpacchiuse | Mi hanno svelato la ricetta segreta, una goduria per il palato
Cosenza è la patria di questo splendido piatto che non può essere definito un contorno qualsiasi. Provale e non potrai farne più a meno.
Tra le città più belle d’Italia, sarebbe opportuno parlare di Cosenza, una delle province della splendida regione della Calabria. Questa città ha origini che risalgono addirittura all’VIII secolo a.C., quando vi era il villaggio di Kos.
Tra i comuni principali di questa provincia, merita una menzione speciale Rende, dove ha sede il campus dell’Università della Calabria. Sappiamo bene che Cosenza si sviluppa su un colle chiamato Pancrazio, noto anche come “U Castiaddru”.
Chi conosce bene Cosenza vecchia sa che essa riflette fedelmente gli antichi insediamenti delle colline, caratterizzati da vicoli stretti e a tratti tortuosi. Nella parte occidentale della catena costiera si trova il monte Cocuzzo, che rappresenta il vero spartiacque tra il nucleo urbano e il Mar Tirreno.
A est, invece, vi è la Sila, luogo in cui vive il lupo, simbolo della squadra di calcio che attualmente milita in Serie B. Nonostante la sua storia così importante dal punto di vista sociale, politico e culturale, la città di Cosenza si distingue anche per le sue tradizioni culinarie, che la rendono una delle città più apprezzate non solo in Italia, ma anche nel mondo.
Le patate ‘mpacchiuse
C’è un piatto che piace davvero a grandi e piccini e che può essere servito sia in estate che in inverno. Quando parliamo di patate, la nostra mente va subito a quelle fatte in padella, al forno, al limone o fritte, che siano in una friggitrice ad aria o preparate con altri strumenti per ottenere un prodotto finale perfetto.
In realtà, soprattutto nella città di Cosenza, esistono le patate ‘mpacchiuse, perfette per essere servite come contorno e vero e proprio marchio di fabbrica della Calabria. Queste patate prendono il nome particolare, come riportato su Ricette.GialloZafferano.it, perché, una volta cotte, risultano quasi attaccate tra loro.
Alcune varianti gustose
Ovviamente, per preparare questo piatto, è necessario utilizzare patate di pasta gialla, preferibilmente della Sila, di una qualità specifica, ovvero l’Agria. Questo tipo di tubero, infatti, riesce a sopportare meglio la frittura, non si rompe durante la cottura e non assorbe troppo olio.
Talvolta, esistono varianti della ricetta che prevedono l’aggiunta di funghi, cipolla o pancetta. Insomma, se avete voglia di assaggiarle o di riproporle ai vostri amici e parenti, il risultato sarà eccezionale!