Dieta Fat Flush, ecco come ho perso 3 centimetri sul girovita in sole 2 settimane | In Italia è praticamente una novità assoluta
Nuova dieta nel panorama dei regimi dimagranti, la Fat Flush è famosa in altri Paesi e poco in Italia. Di cosa si tratta.
Tra le tantissime diete presenti nel campo dell’alimentazione, ogni tanto spunta una novità che qualcuno chiama miracolosa o simile.
La dieta Fat Flush è una delle novità poco conosciute nel nostro Paese, ma più nota altrove, dove in effetti è praticata già da diversi anni.
Ideata dalla nutrizionista statunitense Ann Louise Gittleman, si tratta di un regime molto restrittivo a metà strada tra una dieta dimagrante e una detox, che mira a disintossicare il fegato e aumentare il metabolismo.
Tutto questo in tre fasi, che hanno in comune l’eliminazione o la forte limitazione dei carboidrati, e l’assunzione di integratori.
Dieta Fat Flush: in cosa consiste
Le tre fasi della dieta Fat Flush non sono facilissime da seguire. Durante la prima sono vietati cereali e carboidrati, oli e grassi eccetto olio di lino, ortaggi amidacei come patate e carote, latticini e alcol. Ogni giorno occorre bere 8 bicchieri di succo di mirtillo e acqua, ma solo fuori dai pasti, e mangiare ogni 3 ore. Sono concessi 225 grammi di proteine magre al giorno, verdura cruda o cotta al vapore a volontà, 2 porzioni di frutta al giorni, spezie brucia grassi e olio di lino per condire.
Ci sono però delle ulteriori regole da seguire: iniziare la giornata bevendo acqua e limone, mangiare una sola fonte proteica per pasto, non mischiare frutta e verdura.
Le fasi della dieta
Nella seconda fase della dieta Fat Flush si aggiungono alcuni alimenti, uno a settimana a scelta tra riso integrale, piselli, carote, patate dolci e zucca. Mentre nella terza fase si inseriscono alcuni latticini mantenendo una proporzione di 40% di carboidrati, 30% di proteine e 30% di grassi. Ad ogni fase è fondamentale associare l’esercizio fisico, da camminate da 20 a 30 minuti cinque volte alla settimana fino ai pesi.
Trattandosi di una dieta molto restrittiva, i pareri contrari di molti professionisti sono concordi: mai eliminare interi gruppi di alimenti da una dieta, che così non sarebbe bilanciata. Inoltre ogni fisico ha le sue esigenze alimentari, pertanto un menù tipo non può andare bene per chiunque. Le diete restrittive non sono la strada giusta per tornare in forma, al massimo si può seguire un piano alimentare di tal tipo per una o due settimane giusto in occasione di un evento particolare. Anche perché i primi chili e centimetri persi generalmente sono i liquidi; meglio rivolgersi ad un professionista che possa studiare una dieta su misura.