Salsiccia contaminata da salmonella, il rischio preoccupa i consumatori | Se vuoi tutelare la tua saluta controlla il frigo
Rinvenuta una partita di salsiccia fresca contaminata da salmonella. Meglio controllare la nostra spesa.
Capita purtroppo alle volte che un prodotto alimentare venga coinvolto in una contaminazione a causa di malfunzionamenti o cattive manutenzioni durante il processo di produzione, generando un errore che immancabilmente si ripercuote su dei lotti specifici di prodotto.
Sbagliare è umano, recitava un vecchio proverbio, l’importante però è non perseverare. In questo caso il dito è stato puntato contro un lotto di salsicce contaminate.
La salsicce attualmente sono molto richieste e ricercate per grigliate in giardino o sul balcone di casa. Tanto più che, specie in alcune parti d’Italia, diventano delle gustose farciture per degli ottimi panini, ancora più golosi se accompagnati da patatine fritte e salsa BBQ.
In alcuni casi, la carne della salsiccia viene, una volta liberata della propria pelle, persino spalmata sulla bruschetta o sulla fetta di pane e cotta sulla griglia.
Salsicce al centro di un richiamo per salmonella
Un particolare lotto di salsicce aromatizzate con finocchio a marchio Cucina Express, è stato richiamato dal produttore stesso e poi segnalato anche dal Ministero Della Salute. Il motivo è da ricondursi alla contaminazione da parte del batterio della salmonella.
Esso può scatenare una malattia particolarmente aggressiva che, nel caso di alcuni pazienti, può anche rivelarsi asintomatica, ma su quelli può deboli è in grado di generare diarrea, dolori addominali e persino presenza di sangue nelle feci. Un pericolo a cui prestare dunque un’attenzione particolarmente alta.
Lotti e delle salsicce contaminate
Si tratta di un prodotto venduto in confezioni da circa 300 grammi, i cui numeri di lotto corrispondono a 6142440329 con data di scadenza 23 – 07 – 2024 e 6142430508 con data di scadenza 22 – 07 – 2024. I clienti pertanto sono invitati a prestare la massima attenzione al momento dell’acquisto.
Se tuttavia, come possiamo leggere sulle pagine de Il Fatto Alimentare, nonostante tutte le precauzioni prese un ignaro cliente dovesse rendersi conto di aver erroneamente acquistato uno o più articoli fra quelli segnalati, la raccomandazione è quella di non farsi prendere dal panico, non consumare assolutamente il prodotto e fare in modo di restituirlo quanto prima al punto vendita per usufruire del legittimo rimborso.