Gelaterie a Roma, non farti fregare | Le 3 regole per gustare un prodotto davvero squisito, cremoso e genuino nella Capitale
I trucchi per riconoscere un gelato artigianale fatto a regola d’arte, e le gelaterie più apprezzate nella città di Roma.
Torna a crescere nel nostro Paese la passione per il gelato, dopo la brusca frenata registrata da tutto il settore nel periodo della pandemia.
In realtà i dati sono già in positivo da un paio d’anni, ma riguardano soprattutto gli incassi, infatti l’aumento del fatturato, registrato dai dati Istat rielaborati da Confartigianato, viaggia in parallelo con gli aumenti dei costi di produzione, e quindi non corrispondono ad un vero aumento dei ricavi.
Fatto sta che ogni italiano consuma in media circa 2 kg di gelato industriale e 2 kg di gelato artigianale. Infatti, stando ai dati dell’Osservatorio Sigep, nei principali paesi europei – Italia, UK, Germania, Spagna e Francia – sono stati venduti circa 2,2 miliardi di gelati nel 2023. Quasi un terzo, circa il 28%, è stato consumato proprio in Italia.
Un mercato in crescita in tutta Europa, e promettono bene anche le stime per il prossimo futuro: “Le performance positive delle vendite registrate in questa primavera consentono di stimare in Italia un aumento dei consumi che dal 6% può raggiungere il 12% nelle città d’arte con alta presenza turistica”, afferma Claudio Pica, segretario generale dell’Associazione Italiana Gelatieri (AIG) e presidente FIEPET Confesercenti.
In fondo, cosa c’è di meglio che passeggiare tra le bellezze artistiche delle nostre città d’arte e gustarsi in contemporanea un bel gelato, soprattutto con il caldo afoso di questi mesi? Come a Roma, dove è possibile trovare gelaterie e chioschetti in ogni angolo della città… Attenzione però a scegliere quello giusto.
Come distinguere un gelato artigianale vero
La prima cosa da imparare è saper distinguere un gelato artigianale da uno industriale o realizzato con preparati in busta, infatti molti artigiani usano dei semilavorati che possono essere anche di buona qualità ma non hanno lo stesso sapore di quelli realizzati con ingredienti freschi.
Un trucco molto semplice è quello di guardare il colore: tra i gelati veramente artigianali difficilmente troverete dei colori fluo particolarmente accesi. Inoltre, alla vista sembrano particolarmente compatti. In ogni caso, la cosa migliore è sempre guardare la lista degli ingredienti che deve essere esposta anche nelle gelaterie, questo è sostanzialmente l’unico modo infallibile per capire cosa stiamo mangiando. Di solito, una lista di ingredienti troppo lunga è già motivo di allarme. Ma vediamo come applicare questi consigli quando siamo in giro per la Capitale.
Dove mangiare il gelato a Roma
Tornando alle strade di Roma, una corposa fila fuori dal negozio può essere un segno che lì il gelato è buono, soprattutto in pieno centro dove l’offerta è tanta. Se una gelateria è piena e l’altra vuota un motivo ci sarà. Altro segno distintivo di un buon gelato è la presenza di un laboratorio a vista: di solito questa scelta è sintomo di grande trasparenza per l’artigiano che ci lavora.
Sulla base di questi consigli abbiamo individuato tre locali in particolare che rispettano alcuni di questi parametri. Partiamo da Otaleg!, un marchio ampiamente conosciuto e apprezzato, segnalato anche nella guida gastronomica del Gambero Rosso che ha voluto premiarla con 3 coni. Altro locale da provare è la Gelateria Gracchi, nei pressi di Piazza del Popolo: qui i gelati sono di stagione perché vengono realizzati solo con prodotti freschi. Infine, tra le strade della Capitale c’è anche l’altoatesino Günther Rohregger: i suoi punti vendita sono sparsi per la città, e in questo periodo li riconoscete dalla fila che c’è fuori!