Farina di insetti, non solo biscotti e panificati: questi prodotti nella tua dispensa li contengono già | Li hai sempre mangiati e non lo sai
La farina di insetti ti fa orrore? Tu non lo sai ma li hai sempre mangiati, la tua dispensa è già piena di prodotti che li contengono.
Da qualche tempo si fa un gran parlare di prodotti a base di farina di insetti. Grilli e locuste, larve e da poco anche un verme della farina sono commestibili.
Ricchi di proteine, l’intento è quello di diminuire, se non eliminare del tutto, il consumo di carne, la cui produzione ha un maggiore impatto sulla natura in termini di inquinamento e sfruttamento delle risorse.
Non tutti hanno accolto questa notizia in maniera entusiasta. Se da un lato infatti ci sono quelli che non hanno nessun tipo di problema a sperimentare ogni sorta di nuovi sapori, dall’altro c’è chi inorridisce solo all’idea.
Se sei tra questi ultimi, forse è bene che tu sappia che già da tempo stai consumando prodotti che contengono insetti. Basta dare un’occhiata nella tua dispensa.
Farina di insetti: li stai già mangiando
Quello che non tutti sanno è che l’industria alimentare già utilizza gli insetti e noi li mangiamo senza rendercene conto. Per esempio se parliamo di succo d’arancia rosso, yogurt alla fragola o ai frutti di bosco, persino spritz, ciò che li accomuna salta all’occhio: il colore rosso. Ebbene, per ottenere quel colore si usa un colorante indicato dalla sigla E120. E per ottenere questo colorante si utilizza la cocciniglia, un piccolo insetto della stessa famiglia delle coccinelle. Le femmine incinte vengono essiccate, macinate e trattate. Come riporta Ohga, l’elenco di alcuni cibi che potrebbero contenerle è composto da “caramelle gommose colorate, yogurt (quelli alla fragola o ai frutti di bosco, in genere i gusti associati ai colori rosso/rosa), succhi di frutta rossi, bevande energetiche al gusto arancia rosso, fragola e simili, drink alcolici come lo spritz“.
Ma non sempre puoi capire quando stai mangiando un insetto, perché tutti i cibi possono essere contaminati, e tollerati entro una certa soglia. La dottoressa Rosantonietta Scramaglia, docente Università IULM e membro Comitato Scientifico CSS, ha spiegato sempre a Ohga:”ogni anno in media il consumo inconsapevole di insetti si aggira sui 500 gr“. Come è possibile?
Perché non ce ne rendiamo conto
Come sia possibile è presto detto. Poiché una contaminazione da insetti è vista come inevitabile, viene tollerata entro certi limiti. Spiega la dottoressa: “Ad esempio, un bicchiere di aranciata può contenere fino a cinque moscerini e una barretta di cioccolato fino a otto parti di insetti; nell’insalata, nelle marmellate, nei succhi di frutta, nelle passate di pomodoro e nelle farine sono in genere presenti parti di insetti”.
Non solo. Secondo la FDA (Food and drug Administration) è stato stabilito che dentro farina e prodotti sfarinati “dove è più facile che finiscano impurità – un limite di tolleranza di 50 frammenti di insetto e un pelo di roditore in 50g”. Ti fa ancora ribrezzo la farina di insetti?