Cibi in aereo, occhio a cosa metti in valigia: rischi una sanzione salatissima se ti beccano | La lista nera che ti rovina la vacanza
Puoi portare cibo in aereo? Se stai per partire per un viaggio meglio informarti prima, rischi una sanzione salatissima.
Stai progettando le vacanze e hai deciso per una meta raggiungibile in aereo, hai prenotato il volo e stai già pensando a cosa mettere in valigia.
Oppure devi andare a trovare amici o parenti lontani, e come sopra, hai già il tuo posto sulla tratta aerea prescelta. E vorresti portare loro qualcosa.
In tutti e due i casi, quello che vorresti mettere in valigia è del cibo. Perché una delle cose che accomuna noi italiani, diciamo la verità, è che ovunque andiamo vorremmo portare con noi i nostri cibi, i nostri sapori.
Una domanda quindi ti frulla per la testa: ma posso portare cibo in aereo? Forse è il caso che ti informi bene al riguardo poiché potresti rischiare una sanzione molto salata. Scopriamo di che si tratta nel prossimo paragrafo.
Cibo in aereo: cosa puoi portare
Preparare un bagaglio da portare in aereo è sempre problematico, poiché, almeno per quanto concerne quello a mano, ci sono dei limiti ben definiti da rispettare riguardo peso e grandezza. Lo stesso vale per cibo e alimenti in generale. La maggior parte delle compagnie segue delle norme comuni a tutte. Il problema generalmente si pone quando si atterra, alla dogana del Paese ospite. Negli aeroporti vi sono controlli molto rigidi riguardo ciò che si vorrebbe far entrare nel Paese.
I cibi che possiamo portare nel bagaglio a mano devono seguire le stesse regole e limiti dei liquidi, che come sappiamo non sono consentiti per motivi di sicurezza. Possiamo quindi portare un panino o un sandwich e sigillarlo, ma non possiamo portare cibi liquidi o semiliquidi. Qualche esempio? Yogurt, marmellate o alimenti sott’olio. E poi?
Se ti fermano alla Dogana
Come detto, il problema si pone alla Dogana. Per esempio, in Italia non è consentito introdurre alcuni alimenti come salumi e formaggi da Paesi extra-europei, con alcune eccezioni, per cui meglio se ti informi. Un Paese particolarmente rigido poi è l’Australia, che deve preservare il suo ecosistema, e quindi non ammette l’introduzione di frutta (né fresca né secca), di salumi, verdura, spezie e semi. Nel caso in cui dovessero fermarti con questi alimenti scatterebbe la loro confisca e una salata multa.
Sanzioni salatissime anche per chi introduce negli Stati Uniti alcuni alimenti come formaggi che provengono da zone colpite da afta epizootica, una malattia virale molto contagiosa che riguarda animali domestici ungulati (per esempio suini, bovini e ovini). Ma anche altre malattie, come la mucca pazza e la peste suina. Non possiamo portare piante e alimenti freschi come uova, latte e carne, semi e alcune verdure. In caso di violazioni l’ammenda può arrivare fino a 10mila dollari, quindi molto meglio informarsi prima di ogni viaggio. E se ti chiedi come mai queste restrizioni, la risposta è semplice: si possono inavvertitamente introdurre nel Paese parassiti e malattie straniere sconosciute che provocherebbero gravissimi danni all’ecosistema del luogo.