Bilancia da cucina, se si rompe usa il metodo della nonna: ecco come pesare farina, latte e zucchero con precisione | Ti basta solo una tazza
Come pesare latte, farina e zucchero senza usare la bilancia, il trucco della nonna per quantificarli correttamente.
“La pasticceria è qualcosa che è condivisibile con tutti, è una scienza esatta regolata da numeri, pesi, volumi e bilanciamenti. Il dolce moderno deve stimolare subito il senso della vista con pulizia e minimalismo. E deve esaltare chi lo consuma, ancora prima di chi lo fa“, così Iginio Massari, oggi forse il pasticciere italiano più conosciuto e apprezzato, descrive l’importanza della precisione in cucina, soprattutto quando si parla di pasticceria.
Pesare gli ingredienti meticolosamente è fondamentale per la riuscita di una ricetta. La cucina, in particolare la pasticceria, è una scienza esatta dove le proporzioni degli ingredienti determinano il risultato finale. Utilizzare quantità errate può alterare il sapore, la consistenza e l’aspetto del piatto. Ad esempio, troppa farina in un impasto può renderlo duro, mentre troppo zucchero può farlo risultare eccessivamente dolce e caramelloso.
Una bilancia da cucina è uno strumento essenziale per garantire questa precisione, perché fornisce una misurazione esatta. Questo è particolarmente importante per ingredienti come la farina, il burro, e lo zucchero, che possono avere diverse densità e comportarsi diversamente a seconda di come vengono misurati.
Oltre alla precisione, una bilancia da cucina offre convenienza e coerenza. Permette di ripetere una ricetta con risultati costanti, facilitando la preparazione e riducendo gli sprechi. Ma come fare quando la bilancia non funziona?
Come pesare gli alimenti senza bilancia
Può capitare di non avere a disposizione la bilancia da cucina o che smetta improvvisamente di funzionare, magari perché abbiamo dimenticato di sostituire le pile. In questi casi possono venirci in aiuto i cosiddetti metodi di misura volumetrici, vediamo come.
In pratica, metodi di misura volumetrici sono tecniche utilizzate per quantificare gli ingredienti basandosi sul volume piuttosto che sul peso. Questi metodi fanno uso di strumenti come tazze, bicchieri e cucchiai graduati per misurare la quantità di ingredienti necessari per una ricetta. Sono comunemente utilizzati in cucina, specialmente in ambiti dove la precisione estrema non è cruciale, come nella cucina casalinga.
Come pesare farina, zucchero e latte senza bilancia
In fondo il metodo di misura volumetrico altro non è che il classico metodo usato dalle nonne che fanno “ad occhio” utilizzando i riferimenti dati loro dall’esperienza. Infatti, quando non abbiamo la bilancia, si possono usare dei riferimenti. Per il latte si possono usare come riferimento le tazze, il principio generale qui è più o meno questo:
1 tazza da tè equivale a 175 ml
1 tazza media a 235 ml
1 bicchiere è pari a 200 ml
1 cucchiaio contiene 10 ml di latte.
Passiamo adesso alle polveri, per la farina bisogna tenere presente che 1 cucchiaio raso equivale a circa 10 g di farina, se il cucchiaio è colmo, allora i grammi saranno 15. In alternativa può essere usato anche un bicchiere che equivale a circa 120, 120 g circa. Per quanto riguarda le tazze è bene tenere presente quale qualità di farina si sta usando, in generale 1 tazza di farina 00 equivale a 110 g, di farina 0 a 125 g mentre per la farina integrale a 120 g. Infine vediamo lo zucchero, per il quale si possono usare sia i cucchiai che le tazze:
1 cucchiaino di zucchero raso corrisponde a 6 g
1 cucchiaino colmo a 8 g,
1 cucchiaio raso a 12 g
1 cucchiaio colmo a 25 g
1 tazza da tè che corrisponde a 175 g circa
1 bicchiere ne contiene circa 200 g.