Alcolici ritirati in massa dai supermercati, è a rischio la salute dei consumatori | Ecco quali sono le bottiglie non a norma
Pubblicato un provvedimento di richiamo che riguarda alcuni alcolici distribuiti da una nota catena di supermercati.
L’industria alimentare deve rispettare una serie di stringenti regole nazionali ed internazionali che servono a tutelare la salute dei cittadini.
I produttori hanno il compito anche di definire tutte le procedure di autocontrollo per cercare di prevenire ogni possibile inconveniente durante la lavorazione dei prodotti alimentari. Tuttavia, può capitare che dei prodotti non idonei alla vendita arrivino comunque sugli scaffali dei supermercati dove possono essere acquistati da cittadini inconsapevoli dei possibili rischi.
I provvedimenti di richiamo servono proprio in queste situazioni e possono essere emanati sia dal produttore, una volta che si sia accorto di ogni possibile anomalia che rende il prodotto non idoneo alla vendita, sia dalle autorità preposte, che ogni anno eseguono migliaia di controlli per prevenire ogni possibile rischio per la salute dei consumatori.
Come tutti i prodotti alimentari anche gli alcolici possono essere oggetto di richiamo, proprio come è successo in quello segnalato dal Fatto Alimentare.
Gli alcolici richiamati dal mercato
Sul sito del Ministero della Salute, lo scorso 10 maggio, è stato pubblicato il provvedimento di richiamo per i Decò Spritz 75 cl commercializzato dal marchio Decò Italia Scarl e prodotto nello stabilimento del produttore VNP SpA con sede ad Asti, più precisamente in via Valgera, 94.
I lotti interessati dal richiamo sono identificabili dai codici: L2411002; L2408102 e L2406702. I Decò Spritz sono venduti in bottiglie da 75 cl, quelle interessate dal richiamo possono riportare due diverse date di scadenza: ottobre 2025 e settembre 2025.
Il motivo alla base del richiamo del Decò Spritz
Stando a quanto indicato sul provvedimento, alla base del richiamo ci sarebbe un problema di “Etichettatura non conforme“, in quanto sull’etichetta mancherebbe la dicitura “contiene solfiti“. L’indicazione è indirizzata soprattutto alle persone allergiche o intolleranti ai solfiti a cui si raccomanda di non consumare e restituire al negozio il prodotto con termine minimo di conservazione fissato a settembre 2025 e ottobre 2025.
I solfiti sono molecole composte di ossigeno e zolfo presenti in alcuni alimenti sia naturalmente che perché aggiunti. La loro funzione è quella prevenire l’ossidazione ed è per questo che vengono spesso utilizzati per mantenere intatte le caratteristiche organolettiche e la qualità nel tempo. Nelle persone allergiche o intolleranti i solfiti possono causare reazioni come rinite allergica, orticaria e dispnea, soprattutto in chi è affetto da asma. Nei pazienti più sensibili, i solfiti possono provocare anche l’anafilassi, il tipo più grave di reazione nei soggetti allergici.