Farina ritirata per contaminazione da cianuro | Circola già da 2 mesi in Italia, è allarme rosso per i consumatori
Nuovo provvedimento di richiamo pubblicato dal Ministero della Salute che riguarda un marchio di farina contaminata da cianuro.
I regolamenti sanitari e le pratiche agricole e industriali mirano a prevenire qualunque tipo di incidente o di contaminazione dei prodotti alimentari. Anche le Autorità competenti monitorano continuamente tutte le fasi della produzione degli alimenti, a partire dalla produzione fino ad arrivare alla vendita al dettaglio, per garantire che siano sicuri per il consumo umano.
Un prodotto contaminato introdotto in commercio può essere molto pericoloso per la salute dei consumatori in particolare quando si ha a che fare con sostanze altamente tossiche come l’acido cianidrico, conosciuto anche come cianuro. Va detto che questa sostanza è contenuta naturalmente in alcune piante, in particolare nei semi di molte rosacee prunoidee, come mandorle, pesche, albicocche, ciliegie, mele, pere, nespole e alcuni tuberi.
Tuttavia, prima di essere introdotti in commercio questi prodotti vengono abbondantemente trattati per ridurre al minimo la presenza di questa sostanza al loro interno, in particolare i fagioli tropicali e i tuberi africani, che ne contengono dosi massicce. Anche perché la dose letale di cianuro per l’uomo è compresa tra 0,5 e 3,5 mg/kg.
Proprio la presenza oltre i limiti di cianuro ha determinato l’ultimo richiamo segnalato da Il Fatto Alimentare che riguarda un noto marchio di farina di cassava importata dal Ghana. L’allerta è stata diffusa dall’Irlanda, il 13 marzo scorso, attraverso la piattaforma di sicurezza alimentare europea RASFF, ma il campionamento del prodotto è avvenuto addirittura il 15 gennaio 2024, purtroppo però le autorità italiane hanno impiegato quasi due mesi per verificare la presenza del prodotto sul mercato nazionale.
La farina richiamata dal mercato per eccesso di cianuro
Lo scorso 2 maggio, sul sito del Ministero della Salute, è stato pubblicato un provvedimento di richiamo che riguarda un lotto di farina “Kokonte Cassana Flour 900g” del marchio African Beauty commercializzato in Italia da Koas Foods Bv.
Il lotto interessato dal richiamo è identificabile dal codice 210423 e dalla data di scadenza fissata al 01-04-2025. La farina Kokonte Cassana è venduta in confezioni da 900 grammi.
Cosa fare con la farina richiamata dal mercato
Il provvedimento riporta chiaramente che alla base del richiamo ci sarebbe la presenza oltre i limiti di legge di acido cianidrico, comunemente conosciuto come cianuro. In particolare il livello di concentrazione registrato è di 35 mg/kg a fronte del limite di 10 mg/kg fissato dalla legge.
L’avvertenza per tutti quelli che hanno acquistato questa farina è quella di non consumare assolutamente il prodotto e di riportarlo al punto vendita di riferimento per chiedere la sostituzione o il rimborso.