Filetti di sgombro, è panico tra i consumatori: rivenute sostanze granulose in questo noto marchio italiano | Ecco di cosa si tratta
Panico per i filetti di sgombro, sostanze granulose rinvenute in una confezione di un noto marchio. Il racconto dei fatti.
Il momento della spesa al supermercato, si sa, diventa sovente una situazione particolarmente delicata, specialmente ora come ora, dove il tema del denaro è assai scottante e spinoso. In poche parole, al fine di far quadrare il bilancio familiare, una buona spesa deve essere particolarmente ponderata.
Alcuni alimenti che sovente non mancano mai nel nostro carrello, sono costituiti dal cibo in scatola, in particolar modo anche il pesce. Oramai in questo settore non c’è che l’imbarazzo della scelta, dal momento che, oltre la classico tonno, sono state messe a punto numerose gustose insalate, arricchite pure da cereali e verdure.
Un’altra tipologia di pesce che possiede una rilevante importanza in questo senso è lo sgombro. Si tratta di cibo di mare particolarmente delicato e ottimo nella sua stessa interezza. Stessa cosa si può dire del tonno, ma con una piccola differenza. Difatti mentre il tonno si adatta alla perfezione a tantissime ricette, per lo sgombro la faccenda cambia.
Pensiamoci bene: quante volte vediamo il tonno protagonista di insalate, specialmente di riso, pasta o verdure di vario genere, oppure come condimento per una pastasciutta tradizionale o come ingrediente di base di deliziose polpette? La risposta è: molto spesso, mentre lo sgombro, è un alimento meno gettonato, seppur altrettanto delizioso.
Sgombro, un cibo delicato e raffinato
Solitamente quando la nostra intenzione è quella di consumare lo sgombro a pasto, diventa egli stesso il protagonista del nostro piatto, soprattutto se grigliato. In tale maniera si ricava infatti un sapore ben più ricco rispetto a cotture più tradizionali. Eccellente, poi, se accompagnato anche da delle patate al forno.
Un recente caso tuttavia ha gettato un’ombra su questo cibo. Si tratterebbe di una cattiva sorpresa nella quale è incappato un consumatore durante il rito del pasto, a base appunto di sgombro. Tra un boccone e l’altro l’utente, autore di un’accorata lettera indirizzata al punto vendita ove acquistato il cibo, si sarebbe accorto della presenza di corpi estranei.
Sostanze granulose tra le carni dello sgombro
La lettera del consumatore, che ha deciso di restare anonimo, è stata resa pubblica dal portale Il Fatto Quotidiano. L’uomo si sarebbe accorto, come già accennato, della presenza di una sostanza particolarmente granulosa, che si è sfaldata fra i denti durante la masticazione. Evenienza che lo stesso uomo ha messo nero su bianco e inviato al Penny Market ove ha acquistato lo sgombro a marchio Gran Mare.
La risposta del punto vendita non si è lasciata attendere. Dopo aver ringraziato l’utente per le parole scritte, la direzione ha risposto che ciò avrebbe comportato una maggior verifica in futuro ma che, stando a quanto descritto e mostrato tramite foto dal mittente del reclamo, si tratta di materiale del tutto innocuo. In parole povere i cosiddetti corpi estranei pareva fossero solo frutto di un processo di sterilizzazione del prodotto, dovute dal mix tra acqua salata e amminoacidi dei muscoli dello sgombro stesso.