Pellicola di alluminio, occhio a come la utilizzi: se incarti questi alimenti ci rimetti la salute | Parola degli esperti
La carta stagnola può essere pericolosa quando entra in contatto con alcuni alimenti, ecco i consigli per usare correttamente l’alluminio.
La pellicola di alluminio per alimenti è ampiamente utilizzata in tutto il mondo perché risulta molto utile per la conservazione di diversi prodotti alimentari.
La stagnola per alimenti fu inventata dall’ingegnere svizzero Robert Victor Neher all’inizio degli anni ’20 e poi la brevettò nel 1926, anno in cui decise di fondare anche la “Alusuisse” la prima azienda che iniziò a produrre alluminio alimentare su scala commerciale. L’invenzione inizialmente non ebbe troppo successo soprattutto a causa dei costi elevati che non rendevano il prodotto particolarmente competitivo.
Il boom commerciale arriva solo negli anni ’40, paradossalmente grazie alla Seconda Guerra Mondiale, poiché trovo applicazione in campo militare. Infatti, l’alluminio per alimenti permetteva ai soldati di conservare meglio il cibo e per un periodo più lungo rispetto agli altri prodotti in circolazione in quel periodo.
Dopo la guerra, la produzione e l’uso della pellicola di alluminio continuarono a crescere, poiché le persone apprezzavano la sua praticità e versatilità in cucina. Nel corso degli anni, sono stati sviluppati diversi tipi di pellicole di alluminio, con diverse spessori e caratteristiche, per adattarsi alle esigenze specifiche degli utenti.
Come sono fatte le pellicole di alluminio
Le pellicole di alluminio per alimenti sono generalmente costituite da uno strato sottile di alluminio laminato tra strati di plastica, solitamente polietilene. Questa struttura multistrato conferisce alla pellicola una combinazione di proprietà che la rendono ideale per la conservazione degli alimenti.
Lo strato di alluminio fornisce alla pellicola resistenza e barriera protettiva contro l’umidità, l’ossigeno, la luce e i contaminanti esterni, proteggendo gli alimenti da deterioramento, ossidazione e alterazione del sapore. Inoltre, l’alluminio è un materiale impermeabile e non poroso, che impedisce la penetrazione di liquidi o odori attraverso la pellicola. Gli strati di plastica, poi, conferiscono alla pellicola flessibilità e maneggevolezza, consentendo di avvolgere e sigillare facilmente gli alimenti. Alcuni cibi, però, risultano facilmente predisposti alla contaminazione dall’alluminio, e potrebbero alla lunga nuocere alla salute di coloro che li consumano: eri a conoscenza di questa informazione?
I rischi della pellicola di alluminio per alimenti
Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’alluminio non è adatto a tutti gli alimenti e che, in alcuni casi, può arrivare a compromettere la salubrità dei cibi, rilasciando sostanze tossiche per l’organismo.
A quanto pare, infatti, l’alluminio non può restare a contatto con cibi particolarmente acidi e salati poiché questi favoriscono la migrazione di particelle di alluminio negli alimenti. Per lo stesso motivo, la pellicola andrebbe sostituita ogni 24 ore, qualche ora in più se l’alimento è conservato in frigorifero. Infatti, si è scoperto che il freddo rallenta il processo di migrazione delle particelle, mentre il caldo l’aumenta, quindi occhio ad usarla in forno. Solitamente, tutte queste informazioni sono presenti anche sull’etichetta, ma voi le avevate mai lette?