Alimentazione e infarto: questi snack sono pericolosissimi per la tua salute | Il monito dei cardiologi
Secondo i cardiologi più esperti esiste una correlazione diretta tra la possibilità di infarto e determinate categorie di alimenti.
Un infarto, comunemente noto come attacco cardiaco, è un evento grave che si verifica quando il flusso di sangue verso una parte del cuore viene improvvisamente interrotto. Questa interruzione del flusso sanguigno può essere causata da un coagulo di sangue o da un accumulo di placca all’interno delle arterie coronarie, che sono responsabili di fornire sangue e ossigeno al muscolo cardiaco.
Quando una delle arterie coronarie si blocca, il muscolo cardiaco privato di ossigeno comincia a soffrire. Se l’occlusione persiste per un periodo sufficientemente lungo, le cellule del muscolo cardiaco possono morire, causando danni permanenti al cuore.
Questo può compromettere in modo significativo la capacità del cuore di pompare sangue in modo efficace nel corpo, portando a una serie di complicazioni mediche e potenzialmente alla morte.
I fattori di rischio per gli infarti includono l’ipertensione, il fumo, il diabete, l’obesità, l’età avanzata, la storia familiare di malattie cardiache e uno stile di vita sedentario. Questi fattori possono contribuire alla formazione di placche all’interno delle arterie coronarie, aumentando il rischio di occlusione e di conseguenza di infarto.
Quali sono i sintomi dell’infarto
I sintomi di un infarto possono variare da persona a persona, ma spesso includono dolore o disagio al petto che può irradiarsi verso il braccio sinistro, il collo, la schiena o la mandibola. Altri sintomi comuni possono includere mancanza di respiro, sudorazione e nausea. Tuttavia, è importante notare che alcuni infarti possono manifestarsi con sintomi più vaghi o atipici, specialmente nelle donne o negli anziani.
Il trattamento per un infarto mira a ripristinare il flusso sanguigno al cuore il più rapidamente possibile per limitare i danni al muscolo cardiaco e prevenire complicazioni future. Il riconoscimento tempestivo dei sintomi e il trattamento immediato sono cruciali per ridurre i danni cardiaci e migliorare le probabilità di sopravvivenza.
I cibi che possono provocare l’infarto
A lanciare l’allarme sui rischi legati al consumo di determinati alimenti è stata Elizabeth Klodas, cardiologa della Mayo Clinic e fondatrice dell’entità “Step One Foods”. La dottoressa Klodas ha così lanciato la propria personale battaglia agli alimenti raffinati, mettendo l’accento su uno in particolare: le patatine fritte. “In un anno, mangiare anche solo un sacchetto di patatine ogni giorno potrebbe aggiungere circa 3/4 tazze di sale al tuo corpo“.
Oltre alle patatine fritte, ci sono altri cibi che andrebbero evitati, come i nachos, così come le salse ad alto contenuto di additivi e basso contenuto di fibre e nutrienti. A buon intenditor…