Ristoranti cinesi, ti hanno sempre ingannato: la verità sconvolgente sui menù orientali
Tutto quello che credevate di sapere sulla cucina orientale potrebbe essere un grosso inganno, ecco come riconoscere se un ristorante fa davvero cucina cinese.
La cucina cinese è probabilmente una di quelle più antiche al mondo, con una tradizione iniziata già nel 5400 a.C. e che si è sviluppata parallelamente ai primi esperimenti di agricoltura degli esseri umani.
Già in epoca preistorica venivano coltivati diversi alimenti di origine vegetale, come prugne, castagne, giuggiole, pesche, cachi, noci, legumi, riso selvatico, semi di canapa, ciliegie. La popolazione cinese è riuscita a compensare il basso apporto di carne con altri alimenti ricchi di acidi grassi e proteine come legumi e miglio.
La filosofia della cucina cinese è racchiusa in un proverbio che recita “I cinque cerali servono da nutrimento, i cinque frutti aumentano il nutrimento, i cinque animali domestici aggiungono benefici nutritivi, le cinque verdure completano il nutrimento”. In pratica i cereali sono la base del nutrimento mentre gli altri sono considerati “cài” cioè hanno funzione complementare.
La Cina è un territorio molto vasto, per questo quella che noi chiamiamo genericamente cucina cinese è la somma delle diverse cucine regionali che hanno una storia ed una evoluzione molto diversa. Tra queste le più note sono queste otto: Anhui, Cantonese, Fujian, Hunan, Jiangsu, Shandong, Sichuan e Zhejiang.
La cucina cinese in Italia
La diffusione della cucina cinese è legata alle ondate migratorie che hanno interessato la Cina a causa da diversi fattori, quali la crescita demografica, la povertà, la corruzione politica e le numerose epidemie che hanno colpito il Paese.
Il primo ristorante cinese in Italia aprì a Roma nel 1949, si chiamava Shangai ed offriva un cucina ispirata a quella cantonese. Solo a partire dagli anni ’80 si assiste ad un vero e proprio boom con tantissime nuove aperture di locali tipici, favorendo lo sviluppo parallelo di un mercato alimentare specializzato.
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Il grande inganno dei ristoranti cinesi in Italia
Come spesso accade durante i fenomeni migratori la tradizione culinaria che viene esportata subisce, inevitabilmente, le influenze dei territori dove approda. Così è accaduto anche con la cucina cinese che è stata riadattata ai gusti degli occidentali con l’aggiunta di piatti che sono diventati tipici, ma che in realtà in Cina non esistono.
Parliamo degli involtini primavera, delle nuvolette di drago, del pollo o del maiale in agrodolce, del riso alla cantonese, del gelato fritto, persino la salsa agrodolce non viene molto usata. Un po’ come accaduto con la cucina italiana negli USA dove sono considerati tipici gli spaghetti all’Alfredo o la chicken parmisan, due piatti che in Italia non si sono mai visti.