Riso, se presenti questi sintomi corri a fare gli esami: rischi addirittura lo shock anafilattico
Amanti del riso, prestate molta attenzione a questi particolari sintomi. Possono dirla lunga, e non solo sulla nostra salute.
Per avere un primo piatto gustoso e leggero, ma anche nutriente e saziante, in molti puntano al riso. Se da un lato la pastasciutta resta la regina indiscussa della nostra cucina, anche un risotto cremoso e al dente ha sempre il suo insindacabile perché. In tantissimi poi, come possiamo leggere sui Social, stanno pensando di cucinarsene uno per la Santa Pasqua, che cadrà quest’anno il 31 marzo 2024.
Il prediletto, che è anche un classico, è allo zafferano, che non è però da confondere con quello alla milanese, il quale solitamente presenta anche un succoso ossobuco. Tuttavia possiamo condirlo in tantissimi modi. È fantastico sia con il pesce che con la carne. Gustosissimo con i formaggi, ma anche accattivante con le verdure.
E con l’arrivo nel nostro Paese di ristoranti cinesi e giapponesi, ci siamo anche abituati tutti quanti a gustarlo abbinato alle alghe, oltre che alla frutta come mango e avocado. Quando avanza poi la sera amiamo riciclarlo realizzando degli accattivanti arancini di riso, per la gioia dei nostri piccolini.
In estate lo gustiamo freddo in riva al mare, sottoforma di insalata, ed è ideale anche per un aperitivo in giardino coi nostri amici. Tuttavia, può capitare che dopo aver mangiato un po’ di riso non ci sentiamo bene. Ciò può succedere perché magari lo abbiamo conservato male. Infatti, se avanza dal pranzo, una volta raffreddato, dovremmo porlo in un contenitore ermetico nel nostro frigo.
Riso, attenzione ai sintomi elencati
Altro errore da non commettere è di pensare di consumarlo nei giorni seguenti. Insomma, se non lo gusteremo la sera stessa dovremo buttarlo. Questo perché l’amido produce dei batteri che non sono il massimo per il nostro organismo. Dunque potremmo notare a livello gastrointestinale sintomi come nausea, vomito e diarrea.
Alcuni potrebbero anche constatare dei problemi a livello digestivo. Tuttavia non è detto che questi malesseri, che non sono affatto da prendere sottogamba, siano dovuti a una cattiva conservazione del riso. Magari anche causa della sua scarsa qualità a prescindere, o del suo condimento. Oppure, possono essere sintomi che ci rivelano un’intolleranza.
Sintomi più diffusi e cause
Tuttavia, non sono solo questi i campanelli di allarme che potrebbero denotare una possibile intolleranza. Possono essercene anche altri, come un prurito diffuso alla base del collo, nonché, nei casi più gravi, gonfiore alle labbra ed eruzioni cutanee. Non mancano pure arrivi di fortissime cefalee e una mega stanchezza immotivata.
Se notiamo che alcuni di tali sintomi si protraggono per tanto tempo, è bene contattare subito il nostro medico curante, che saprà dirci come muoverci e risolvere la situazione. È importante agire tempestivamente perché, in alcuni casi (che tuttavia sono molto rari), l’ingestione di riso può portare, se chiaramente intolleranti, anche allo choc anafilattico.