Recensioni false, il nuovo caso che sta terrorizzando l’Italia: arrivata la condanna
Le recensioni false stanno sempre più terrorizzando l’Italia: adesso però è arrivata la condanna. Cosa è accaduto
Le recensioni online su ristoranti, osterie, pizzerie, pub e altri locali di ogni tipo sono senza ombra di dubbio un aspetto importante e da non sottovalutare se sei in cerca del prossimo ristorante in cui andare a cena. In aggiunta a ciò, rappresentano un feedback fondamentale anche per i ristoratori stessi e tutto lo staff del locale in questione.
Per l’appunto, grazie alle recensioni i proprietari del ristoranti e tutti coloro che lavorano al loro interno riescono a capire se i loro clienti si sono trovati bene, se hanno mangiato bene, se sono stati a loro agio e il loro parere su servizio e della location. Inoltre, in questo modo i ristoratori e lo staff possono ricevere anche critiche costruttive per migliorare alcuni aspetti del locale stesso.
Per non parlare del fatto che le recensioni aumentano la visibilità del ristorante. Tuttavia, ciò accade soprattutto quando si tratta di recensioni positive. Quelle negative non fanno altro che spingere i potenziali clienti ad evitare il locale recensito negativamente.
Non tutti sanno però che di recente è aumentato anche il fenomeno delle recensioni false. In particolar modo, un uomo ha pubblicato numerose recensioni negative false indirizzate sempre al medesimo ristorante e per questo motivo è stato condannato. Vediamo più nel dettaglio cosa è successo.
Recensioni false: cosa è accaduto a Rimini
Come appena anticipato, molti clienti sono soliti fare recensioni, sia positive che negative, sui ristoranti in cui hanno mangiato. Peccato però che a volte queste recensioni siano false e finiscano per danneggiare i ristoranti.
Ciò è accaduto ad esempio a Rimini nel ristorante-pizzeria Artrov.
Uomo condannato a Rimini per false recensioni
Il “recensioni false gate” a Rimini ha avuto inizio un paio di anni fa quando un autista si è recato al ristorante Artrov per un pasto. La situazione è però precipitata quando l’uomo in questione ha iniziato a chiedere insistentemente bevande alcoliche. Tuttavia, come riporta Il gambero rosso e come spiega il titolare Riccardo Bianchini, il ristorante ha delle convenzioni con aziende pubbliche e private e non è tenuto, da contratto di convenzione, a servire alcolici in questo caso a personale che conduce mezzi. Del resto, è importante garantire la sobrietà degli autisti durante i turni di lavoro.
Dunque, dopo circa un mese da quell’episodio, Artrov ha iniziato a ricevere svariate recensioni negative. A tal proposito, il ristoratore ha contattato la Polizia Postale, la quale ha scoperto che le recensioni negative erano state tutte scritte dell’autista del sopracitato episodio, sebbene con nickname diversi.
Fatto sta che, a distanza di due anni, l’uomo è stato condannato a due mesi di reclusione (con pena sospesa) per diffamazione. Verdetto tramutato in un risarcimento di 6000 euro.