Glutine, puoi ridurre il suo contenuto in pane e pasta: così resti leggero e non ti gonfi
Se hai necessità di ridurre il glutine dalla tua alimentazione puoi farlo così, seguendo i consigli degli esperti.
Sempre più persone oggi si ritrovano a dover ridurre o eliminare del tutto il glutine dalla propria dieta, per diversi motivi.
Il primo e più importante ovviamente è quello medico: dopo aver sviluppato un’intolleranza o un’allergia a questa proteina del grano devono tenersene alla larga poiché provoca loro disturbi anche gravi.
Ma alcuni pur non avendo un motivo strettamente medico cercano ugualmente di limitarlo allo scopo di dimagrire e sgonfiarsi.
Scopriamo come puoi ridurre facilmente il consumo di glutine in pane e pasta e godere di diversi benefici, anche con i consigli degli esperti.
Glutine: come ridurne il contenuto in pasta e pane
Il glutine abbiamo detto è la proteina del frumento, ma possiamo trovarlo anche in altri cereali come orzo, avena, farro e kamut, in diverse quantità. Di conseguenza è presente praticamente in quasi tutti i prodotti che consumiamo: pasta, prodotti da forno, farina. Inoltre viene utilizzato da alcune aziende anche come legante ad esempio in sughi o zuppe. Di per sé non sarebbe dannoso, il problema nasce dal fatto che oltre ad essere presente dappertutto, il tipo che troviamo oggi è molto diverso da quello di un tempo.
A contatto con l’acqua il glutine produce una sostanza collosa ed elastica che si gonfia, quella che permette per esempio la lievitazione della pizza e del pane. Negli ultimi anni però i cereali che lo contengono sono stati sottoposti a trattamenti e incroci atti ad aumentarne la resa per ottenere impasti più elastici e gonfi. Secondo alcuni studi quindi anche le persone che non soffrono di allergia o intolleranza al glutine possono sviluppare, a causa della sua presenza massiccia nell’alimentazione, un’azione pro – infiammatoria su intestino e colon.
Il consiglio degli esperti
Partiamo dal presupposto che una dieta senza glutine non serve per dimagrire, ed eliminarlo dalla propria alimentazione nella speranza di perdere peso è non solo inutile ma anche dannoso. A meno che infatti non si soffra di reali problematiche, può essere tranquillamente assunto con l’alimentazione.
Quello che puoi fare è cercare di ridurne l’assunzione, però. Consumando prodotti come pane e pasta che utilizzano cereali diversi dal frumento e che abbiano meno glutine. Qualche esempio? Il grano Senatore Cappelli, un grano antico, o il grano saraceno. Ma anche avena e farro, che sebbene lo contengano lo stesso non ne sono particolarmente ricchi. L’ideale è comunque alternare tutti i tipi di cereali in modo da non perdere nessun nutriente.