Pollo, attenzione a come lo cuoci: se commetti questo errore rischi di contrarre un batterio pericolosissimo
In presenza di pollo è sempre bene prestare la massima attenzione a un passaggio durante la cottura.
Quando si parla di pollo, sappiamo che siamo in presenza di una particolare carne bianca, molto amata, specialmente dai più piccoli, oltre che magra e che sovente viene caldamente consigliata dai dietologi e dai nutrizionisti. In questo specifico caso tuttavia parliamo del classico petto di pollo alla griglia.
I più golosi invece al solo sentirlo nominare già invece se lo immaginano arrosto, possibilmente con contorno di patate al forno, ripieno, ed altre leccornie. In verità le modalità per cucinare un pollo sono numerosissime. Il più classico è arrosto, appena nominato, ma si può anche grigliare ai ferri, ungendolo con una marinatura di olio, aglio e prezzemolo.
Il pollo poi è ottimo anche con una cottura particolare, che per la precisione è quello che in genere comperiamo ai banconi rosticceria, che è invece allo spiedo. Anche in questo caso, essendo a suo modo ben condito durante il processo di cottura, risulterà assolutamente squisito e degno di nota in toto.
Inoltre non scordiamoci che anche il petto di pollo, non per forza grigliato, sebbene sia anche qui squisito se ben preparato, può anche essere panato e fritto e diventare molto buono anche in questo specifico caso. In tal caso siamo in presenza dell’amatissima cotoletta panata, che può essere sia viennese che milanese, a seconda dello spessore.
Pollo, una carne molto utilizzata
In tempi recenti, anche se non troppo per la verità, la carne del pollo, insieme a quella del parente tacchino, una volta arrostita e affettata finemente è anche andata a costituire un gustoso e leggero salume, che ora si trova anche all’interno di quei gustosi tramezzini confezionati, arricchiti anche da formaggi e salse.
Con la carne del pollo, magari a straccetti, è possibile andare a costituire numerosissime e gustose altre ricette, che non lo vedono come protagonista assoluto. Un esempio può essere quello di un primo, poco conosciuto in Italia in verità, chiamato fettuccini Alfredo, che sono appunto delle tagliatelle che lo vedono presente nel condimento.
Attenzione a come lo trattiamo prima della cottura
Partendo da un trattamento classico classico, quando lo prepariamo al forno di solito che cosa facciamo? Dopo averlo preso e, a seconda della modalità di ricetta che abbiamo in mente, fatto a pezzi oppure farcito con un apposito ripieno, lo condiamo con le spezie o gli aromi che abbiamo selezionato e lo mettiamo direttamente a cuocere in forno.
Una cosa sbagliatissima e da non fare mai e poi mai consiste nel lavarlo prima di metterlo in cottura. Sono infatti presenti alcuni batteri che possono poi andare ad intaccare utensili da cucina con gravi conseguenze per la nostra salute, a causa delle gocce infette che schizzerebbero durante il lavaggio. I batteri presenti possono essere tranquillamente eliminati durante la cottura.