Dieta post 50: mangia questo ogni giorno e il tuo cervello non invecchierà mai: lo dice la scienza
L’alimentazione corretta deve adattarsi alle diverse fasce di età. Scopri cosa mangiare dopo i 50 anni per conservare il tuo cervello sempre al meglio.
La dieta intesa anche come corretta alimentazione deve seguire e adattarsi ad ogni fascia di età, che ha le sue esigenze, i suoi limiti e le sue problematiche.
Se nell’infanzia c’è bisogno di cibi più ricchi, durante la crescita necessitiamo di più vitamine. Ma con il passare degli anni i cibi da prediligere non sono solo quelli che fanno bene al corpo, bensì anche alla mente.
Secondo numerosi studi infatti l’alimentazione gioca un ruolo quasi cruciale nel prevenire o comunque attenuare il normale declino cognitivo comune a tutti gli esseri umani.
In particolare la dieta mediterranea è utilissima contro la demenza senile. Scopri allora come mantenere sempre giovane il tuo cervello dopo i 50 anni.
Dieta post 50: mantieni giovane il tuo cervello
Cosa mangiare dopo i 50 anni? Le proteine sono indispensabili per mantenere il corpo forte e tonico e proteggerlo dalla sarcopenia, ovvero la perdita naturale della massa e della forza muscolare che avviene con l’invecchiamento.
Non solo, è stato dimostrato che un apporto maggiore di proteine di derivazione animale nella dieta – carne, pesce, uova – ma anche di legumi è associato a una funzione cognitiva negli anziani migliore rispetto a chi non mangia questo tipo di alimenti o ne mangia poco. Come riporta X115: “I flavonoidi sono un nutrito gruppo di composti naturali antiossidanti, appartenenti alla più ampia famiglia dei polifenoli. Gli alimenti ricchi di flavonoidi – come frutta, verdura, cacao e bevande come vino e tè – possono proteggere e migliorare la salute del cervello“.
Cosa devi mangiare
Ma nello specifico quali sono gli alimenti consigliati dagli esperti per mantenere giovane il cervello dopo i 50 anni? “Uno studio osservazionale su oltre 16.000 donne anziane (età ≥70 anni), ha associato l’assunzione alimentare di bacche, nonché flavonoidi e antocianidine totali, a tassi più lenti di declino cognitivo correlato all’età” scrive il magazine citato. In un altro studio invece è stato osservato che l’assunzione dell’equivalente di una tazza al giorno di mirtilli per 90 giorni “ha migliorato i deficit cognitivi negli uomini e nelle donne anziani (60-75 anni) rispetto ai controlli integrati con placebo”.
Quindi via libera a tè verde, che grazie alle catechine è in grado di ridurre il progredire dell’invecchiamento cognitivo e abbassare il rischio di demenza. Anche il cacao, per gli stessi motivi, non dovrebbe mancare nella dieta post 50 anni. Così come gli agrumi i cui succhi sembra che possano “sostenere e aumentare la funzione cerebrale”. Infine, un buon bicchiere di vino fa vivere meglio e più a lungo, proprio come dicevano i nostri nonni. L’assunzione di vino, succo d’uva e anche uva normale ha “migliorato l’apprendimento verbale negli anziani e ridotto il rischio di declino cognitivo negli uomini”.