Ferro, altro che carne rossa: questi alimenti ne contengono molto di più | Cosa devi sapere
Per assumere ferro non serve mangiare solo carne rossa, ci sono alimenti che ne contengono molto di più.
Il ferro è uno dei macronutrienti indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo, nonché uno dei minerali presenti in maggiore quantità. Questo svolge un ruolo fondamentale nella composizione dell’emoglobina, cioè quella particolare proteina che ha il compito di trasportare l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo, e della mioglobina che va ad ossigenare le cellule dei muscoli.
Inoltre, è una componente fondamentale anche di molti enzimi, che necessitano di questo minerale per produrre alcuni ormoni e il tessuto connettivo.
Secondo le linee guida dell’Unione europea, un essere umano adulto dovrebbe assumere circa 14 mg di ferro al giorno, i valori cambiano a seconda dell’età o di condizioni particolari.
L’organismo delle donne, in generale, ha bisogno di un quantitativo di ferro superiore rispetto all’uomo, soprattutto nel periodo di gravidanza e allattamento dove è necessario sopperire anche alle necessità del bambino. Infatti il ferro svolge un ruolo fondamentale nel corretto sviluppo del feto e, quando carente, può portare anche a una nascita sottopeso o a un parto prematuro.
Ferro mai assumerne troppo o troppo poco
Quando il ferro è basso provoca una diminuzione dei globuli rossi nel sangue, conosciuta come anemia, con la conseguenza che di una minore ossigenazione di organi e tessuti che porta sintomi quali stanchezza, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione e di memoria, oltre che un abbassamento delle difese immunitarie.
Anche il ferro alto può rappresentare un problema piuttosto serio che può manifestarsi con sintomi come nausea, vomito, problemi di stomaco e svenimenti. Livelli eccessivi di ferro possono risultare fatali e provocare sintomi gravi quali coma e convulsioni.
Quali alimenti contengono più ferro
Normalmente si ritiene che la principale fonte di forre di sia la carne, in particolare la carne rossa, questo non è propriamente corretto. In realtà, il ferro che proviene da alimenti di origine animale, detto anche emo, ha una maggiore biodisponibilità, cioè una maggiore capacità di essere immediatamente assorbito dall’organismo, ma in termini di quantità non è sicuramente superiore a quello presente in alcuni alimenti di origine vegetale. Una coscia di pollo da 100g ci sono 6,5 mg di ferro, in 100 g di lenticchie 7,54.
Ma sono tantissimi gli alimenti di origine vegetale che contengono buone quantità di ferro, i muesli, la frutta secca, i legumi, la farina di soia, gli spinaci ed anche il cacao amaro e il cioccolato fondente. Il segreto per assorbire correttamente il ferro dai vegetali e combinarlo con una fonte di acido ascorbico presente nella vitamina C. Quindi associamo gli alimenti che contengono ferro al succo di limone o di arancio, oppure abbiniamolo a una porzione di fragole o kiwi.