Latte di avena, se pensi che sia sano e leggero aspetta un attimo: abbiamo qualcosa da rivelarti
Data l’incredibile diffusione la rivista Forbes ha inserito il latte di avena tra i trend alimentari del 2020, ma quali sono le sue controindicazioni?
Il latte d’avena è un preparato vegetale ricco di proteine e con pochi grassi e un basso apporto calorico, che negli ultimi anni sta riscuotendo un enorme successo, tanto da essere inserito tra i trend degli alimenti più venduti dalla rivista statunitense Forbes.
L’avena è un cereale che appartiene alla famiglia delle Poacee, la maggior parte delle piante coltivate sono raggruppate sotto il nome di avena sativa. Il consumo maggiore avviene sotto forma di farina e fiocchi, ma negli ultimi anni si stanno diffondendo altri derivati come il latte di avena.
La cosa curiosa è che fino a qualche anno fa, la maggior parte dell’avena veniva impiegata per l’alimentazione degli animali e solo di recente ne abbiamo riscoperto le proprietà nutrizionali e rintrodotte nella nostra dieta. In realtà, l’avena apparteneva già alla tradizione alimentare di alcuni popoli, basti pensare alla Gran Bretagna e al suo famoso porridge.
Oggi, il latte d’avena è riuscito a conquistare il mercato, imponendosi come alternativa al latte vaccino, tra le varie proposte di latte vegetale. E’ importante, però, valutare tutte sia i benefici che le controindicazioni per poterlo paragonare ad altri prodotti.
Le controindicazioni del latte di avena
L’amido contenuto in tutti cereali, come l’avena, subisce una mutazione durante il processo di produzione del latte che lo trasforma in zuccheri semplici, come glucosio e maltosio. Questi zuccheri semplici sono detti a rapido assorbimento perché vengono immediatamente metabolizzati e fanno aumentare rapidamente il livello di zuccheri nel sangue, creando un picco glicemico che tende ad esaurirsi presto.
Inoltre, è molto importante controllare l’etichetta perché nel latte d’avena sono presenti anche oli vegetali, come l’olio di girasole, formati principalmente da catene insature, ricche di omega 6. Il consumo di avena è anche sconsigliato per chi soffre di allergie al nichel, poiché appartiene a quel gruppo di cibi che ne contengono di più.
Le alternative vegetali al latte di avena
Tra le migliori bevande di origine vegetale c’è, sicuramente, il latte di mandorla, grazie anche ai numerosi nutrienti che contiene. Se compriamo quelli che ci sono in commercio, leggiamo sempre bene l’etichetta per verificare che non contenga oli polinsaturi o zuccheri aggiunti.
In ogni caso, la soluzione migliore resta, comunque produrre il latte di mandorla direttamente in casa, in modo da essere sicuri che non contenga ingredienti indesiderati. Tra l’altro si tratta di una preparazione abbastanza semplice.