Uova scadute, se ne mangi una non hai idea di cosa ti può succedere: nessuno conosce i reali effetti
Sono uno degli alimenti più consumati ma vanno conservate correttamente. Sai cosa succede se mangi uova scadute?
Le uova sono alla base dell’alimentazione per la loro versatilità e i mille modi di utilizzo. Da sole o in combinazione con altri ingredienti, riesci a preparare un pranzo completo.
Dall’antipasto al dolce, dal salato al primo piatto. Inoltre le uova sono un’ottima fonte di proteine, adatte quindi anche a chi cerca di non mangiare carne, per qualunque motivo.
Ma ci sono alcune regole che si dovrebbero rispettare sempre per non incorrere in problemi di salute anche seri. Per esempio devono essere sempre freschissime per alcune preparazioni come la carbonara, che prevede una cottura minima.
E soprattutto vanno conservate correttamente. Non nello sportello del frigo, come facciamo tutti, più soggetto a sbalzi di temperatura, bensì nel ripiano centrale. Inoltre occorre rispettare la data di scadenza. Sai cosa succede se mangi uova scadute? Scopriamolo.
Uova scadute: cosa succede se le mangi
Innanzitutto precisiamo cosa si intende per scadenza, che non è sempre uguale. Se infatti le acquisti direttamente dal produttore, freschissime quindi, la scadenza è di circa 4 settimane dalla deposizione, in frigo ovviamente. Quelle acquistate in negozio o supermercato invece hanno sempre la data impressa che è il termine minimo di conservazione, fino al quale insomma il prodotto mantiene integre le sue proprietà. Ed è diverso dalla scadenza, più netta.
Ovviamente in linea generale è consentito mangiare le uova scadute da un paio di giorni ma ben conservate, solo previa cottura che riguardi sia tuorlo che albume. No quindi a cottura in camicia o alla coque.
Il rischio per la tua salute
E se invece consumi uova crude scadute? Il rischio maggiore in cui puoi incorrere è quello di contrarre la salmonellosi, un’infezione batterica. I batteri si trovano sui gusci delle uova ma più raramente anche nel tuorlo, e una volta che le sgusciamo passano al suo interno infettandoti. Maggiore sarà la distanza dalla data di scadenza, maggiore sarà la carica batterica e il rischio. Cosa comporta? In genere già a poche ore dall’assunzione si avverte forte mal di pancia e diarrea, a cui possono aggiungersi nausea, febbre e dolori. Per i soggetti più deboli però può avere esiti mortali.
Ma possiamo capire, al di là della data di scadenza che potrebbe non essere leggibile o non presente del tutto, se un uovo è ancora commestibile? Certo, esistono due metodi molto utilizzati. Il primo prevede l’immersione dell’uovo in un recipiente con acqua fredda. Se affonda è fresco, se resta in superficie è molto probabilmente scaduto e se resta a metà può essere consumato ma solo cotto. Questo principio sfrutta la porosità del guscio, che con il passare del tempo fa circolare più aria, diventando quindi leggero e galleggiando. Anche agitandole puoi capirne la freschezza. Quelle fresche non devono muoversi all’interno del guscio ma esservi ben ancorate. Ovviamente poi anche l’odore e la consistenza, una volta rotte, possono indicarne la freschezza.