Sedano, altro che alimento salutare: in questo caso è pericolosissimo | Meglio fare attenzione
Il sedano è un alimento usato molto in cucina ma pochi conoscono i rischi che si corrono in alcuni casi particolari.
Il sedano è una pianta erbacea della famiglia delle Apiaceae, la stessa di altri conosciutissimi ortaggi, come la carota, i finocchi o il prezzemolo. Si tratta di una pianta a ciclo biennale che cresce in maniera spontanea anche se oggi tutta la produzione proviene da coltivazioni controllate.
Infatti, il sedano selvatico fa parte della flora spontanea italiana, capace di crescere in tutta la penisola fino ad un’altezza di 1500 metri. In realtà questa pianta non cresce solo in Italia, ma è diffusa in tutta Europa, lungo le sponde del Mediterraneo, fino ad arrivare in Asia dove si diffonde in una fascia di terra che va dal Medioriente alla Cina.
La sua diffusione è molto antica, e ne troviamo traccia già al tempo degli antichi egizi che la utilizzavano come pianta officinale, stessa cosa che accadeva anche in Grecia.
Le proprietà terapeutiche del sedano sono state poi dimostrate anche dalla scienza, infatti, gli oli essenziali estratti dai frutti contengono limonene con note proprietà digestive, inoltre al sedano sono attribuite anche proprietà diuretiche e emmenagoghe, cioè favorisce il flusso sanguigno nell’area pelvica.
Gli utilizzi del sedano in cucina e i benefici
In cucina il sedano viene utilizzato in diversi modi, sia tritato come base per alcune preparazioni, sia direttamente crudo, intero o grattugiato, ma per conservare tutte i nutrienti presenti all’interno, il modo migliore di cucinarlo è al vapore oppure stufato.
Il sedano crudo, invece, sprigiona tutte le sue proprietà digestive, magari tagliato a pezzi e messo nell’insalata oppure consumato intero intinto in un pinzimonio. Proprio per sfruttarne al meglio queste qualità, alcuni nutrizionisti consigliano di mangiare un sedano crudo prima di ogni pasto. Inoltre, il sedano aiuta a ridurre la presenza di gas nell’intestino, aiuta a combattere alcune infiammazioni ed offre un aiuto valido per combattere l’ipertensione.
Quando non mangiare il sedano
La prima cosa da sapere è che, nonostante sia molto rara, è possibile sviluppare un allergia alimentare al sedano anche molto grave, questo perché contiene delle proteine allergizzanti del gruppo Api g1, Api g4 e Api g5.
Oltre ai soggetti allergici, anche chi soffre di patologie renali dovrebbe stare alla larga dal sedano. Infatti questa verdura contiene delle sostanze che possono essere molto irritanti per i reni. Inoltre, è bene sapere che il costante consumo di sedano tende ad aumentare la sensibilità della pelle quando si espone ai raggi solari.