Aglio, se assume questa strana forma non buttarlo: c’è qualcosa che devi sapere prima
L’aglio acquistato da un po’ di tempo ha cambiato forma? Non è da buttare, anzi, ecco come può essere riutilizzato.
L’aglio è una pianta originaria dell’Asia, precisamente della zona della Siberia sud-occidentale, me deve essersi rapidamente diffusa nelle aree del Mediterraneo, in quanto se ne trova testimonianza già nell’Antico Egitto. Oggi per la sua enorme diffusione l‘aglio viene considerato quasi una pianta ubiquitaria, cioè non legata ad un territorio ma diffusa in regioni diverse.
Si tratta di una pianta a bulbo non particolarmente adatta a sostenere il freddo invernale, perché tende a seccare, quindi è proprio in questo periodo cheandrebbe raccolta, ma la caratteristica principale è che i bulbi non raccolti rivegetano autonomamente l’anno seguente.
Il caratteristico odore dell’aglio è dovuto ai composti organici di zolfo presenti al suo interno, tra i quali i derivati dell’allina, come allicina e disolfuro di diallile.
Già gli antichi ne avevano compreso le incredibili qualità benefiche, già al tempo degli egizi veniva dato agli schiavi per mantenerli in salute, stessa cosa facevano sia i Greci sia i Romani, che lo servivano ad atleti e soldati perché si credeva che facesse sviluppare forza e aggressività.
I benefici dell’aglio
Anche l’utilizzo dell’aglio in medicina ha origini molto antiche, nel Medioevo, per esempio, la pianta veniva usata per guarire le febbri. Nel periodo della peste, i medici iniziarono ad utilizzarlo come unico rimedio possibile, anche nelle tipiche maschere da medico veniva usato il succo d’aglio per difendersi dal contagio.
In pratica, erano già ampiamente note le doti antibatteriche, antivirali e antimicotiche, poi confermate dai recenti studi e ritrovate proprio nell’allicina. L’Università di Liverpool ha dimostrato i benefici sul sistema cardio-circolatorio, registrando la riduzione del rischio di attacchi cardiaci. Così come sono noti anche gli effetti antiossidanti.
Cosa fare se l’aglio ha germogliato
Può capitare che se conservato a lungo l’aglio, così come la cipolla, inizi a germogliare, cioè cominciano ad fuoriuscire dal suo interno i tipici germogli verdi. La stessa cosa succede alle patate se non consumate per tempo, attenzione però, perché le patate quando germogliano sono molto tossiche a causa della produzione di solanina, una sostanza che può provocare sintomi quali febbre, nausea, diarrea e, nei casi più gravi, può provocare anche la morte.
Al contrario l‘aglio quando germoglia, non solo è ancora commestibile, ma è proprio in questo momento che produce e dunque contiene il maggior numero di antiossidanti. Dunque se avete in casa dell’aglio che ha iniziato a germogliare consumatelo pure tranquillamente, vi basterà tagliare via i germogli e usarlo come meglio credete.