Allerta alimentare, se hai comprato questo insaccato di questa nota marca buttalo subito: contiene una sostanza nociva
Nuovo avviso di richiamo pubblicato sul sito del Ministero della Salute per una nota marca di insaccati.
Quello dei salumi è comparto molto importante nell’economia italiana che produce ogni anno circa 1,4 tonnellate di salumi. Nonostante una piccola flessione registrata negli ultimi anni, i numeri restano altissimi, parliamo di un valore di circa 8500 milioni i euro.
I salumi italiano vanno molto anche all’estero, anche se le chiusure operate dalla pandemia hanno penalizzato le esportazioni verso Serbia, Taiwan e Giappone. L’Istat ha stimato il valore delle esportazioni nel 2022 a 1.990 milioni di euro, per un totale di 197800 tonnellate di prodotto esportato.
Nello specifico, il salume più prodotto è il prosciutto cotto che vale oltre il 30% della produzione totale, seguito a poca distanza dal prosciutto crudo (30%). Indietro, più staccati troviamo la mortadella ed il salame e per finire la pancetta, che è uno dei pochi salumi il cui consumo è in decrescita rispetto agli anni precedenti.
C’è da specificare che la produzione dei salumi è un processo molto complesso che può andare incontro ad alcuni rischi di contaminazione e provocare gravi rischi per la salute. In particolare, è molto frequente la presenza di batteri patogeni come Salmonella e Listeria Monocytogenes.
Il salame richiamato dal mercato
Il 15 gennaio 2024, sul sito del Ministero della Salute è stato pubblicato il provvedimento di richiamo per il prodotto denominato “Salame Strolghino” del marchio Assaggi e Paesaggi e commercializzato da Rialto Spa con sede in provincia di Milano, a Bresso, in via Clerici, 342. Il lotto interessato è identificabile dal codice L348, prodotto da All Food Srl con stabilimento in provincia di Parma, a Traversetolo, in via Partigiani d’Italia, 5. Il codice indicato sul prodotto per identificare il produttore è IT Z8P23 CE.
Il Salame Strolghino è venduto in confezioni da 80 grammi circa, con termine minimo di conservazione al 18 gennaio 2024.
Il rischio listeria nel salame intero e confezionato
Il motivo di richiamo indicato nel provvedimento è: “Rischio microbiologico per presenza di listeria monocytogenes“. L’avvertenza per chi ha già acquistato il prodotto è quella di non consumarlo assolutamente e di riportarlo al punto vendita in cui è stato acquistato per ottenere il reso.
In caso di consumo di un prodotto contaminato si può incorrere nella listeriosi, il periodo di incubazione cambia da persona a persona così come i sintomi che solitamente comprendono febbre, dolori addominali e gastroenterite. Mentre alcuni possono anche non presentare nessun sintomo, la listeriosi può essere molto pericolosa per le persone fragili e gli anziani. Nelle donne in gravidanza la listeria può essere causa di aborto.