Calamari, mai comprare questi surgelati: corri un rischio serissimo da non sottovalutare | Se li hai già comprati buttali
Il Ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di calamari surgelati distribuiti da un marchio noto.
I calamari sono tra i molluschi più utilizzati ed apprezzati in cucina, molto richiesti anche dai ristoratori perché particolarmente versatili. Dai non addetti ai lavori possono essere confusi con i totani, meno pregiati e caratterizzate da ali presenti solo sulla parte finale del corpo e non sui lati, come nei calamari.
Quelli di qualità migliore provengono dal mar Mediterraneo, ma purtroppo l’offerta non è in grado di soddisfare la richiesta del mercato italiano. Così molti ristoratori puntano su prodotti di provenienza extra europea che arrivano necessariamente surgelati, come ogni prodotto che non proviene dal Mediterraneo.
I calamari surgelati possono avere diverse provenienze, quelli provenienti dalla Patagonia sono molto gettonati per il loro rapporto qualità-prezzo, mentre quelli qualitativamente migliori dovrebbero essere i calamari thailandesi, particolarmente morbidi.
I prodotti surgelati devono anch’essi sottostare a norme molto stringenti per quanto riguarda la pesca, la conservazione e il trasporto. Purtroppo non tutti i paesi hanno gli stessi standard qualitativi, ma di norma i prodotti dovrebbero essere surgelati in blocco a -40 gradi e poi conservati a -18. Interrompere la catena del freddo può compromettere lo stato di conservazione del prodotto e presentare grossi rischi per la salute, ma non è l’unico motivo per cui un surgelato può essere richiamato dal mercato.
I calamari ripieni richiamati dal mercato
In data 29 dicembre 2023, sul sito del Ministero della Salute è stato pubblicato il provvedimento di richiamo dei “Calamari Ripieni Congelati”, del marchio Sottozero Food e commercializzato da Sottozero Srl. Il richiamo riguarda i prodotti identificati dal lotto 271123 realizzati da Toscopesce Spa, nello stabilimento di Viareggio, sito in via Libeccio 10 e identificato dal codice IT 498CE.
I calamari ripieni congelati sono venduti in confezioni da 400 grammi, quelli richiamati hanno data di scadenza il 20 maggio 2025.
Il rischio allergeni non dichiarati nei calamari
Nelle motivazioni del richiamo si legge che “l’etichetta non riporta l’ingrediente mazzancolle”. L’avvertenza è quella di non consumare assolutamente il prodotto, particolare attenzione devono prestare i soggetti allergici ai crostacei. La mancata indicazione di un ingrediente nell’etichetta è una cosa molto grave che può avere conseguenze gravissime, compreso il decesso. Proprio lo scorso anno, una ragazza perse la vita dopo aver consumato un dolce venduto come vegano ma contenente lattosio, sostanza a cui la giovane era allergica.
Per questo motivo, la legge punisce severamente la cattiva etichettatura di un prodotto alimentare. Infatti, per l’errata comunicazione è prevista una sanzione da 500 a 4000 euro, per l’omissione invece le multe partono da 3000 fino a 24000 euro. A secondo delle conseguenze possono esserci ulteriori sanzioni anche più severe.