Piastre a induzione, altro che pregi e benefici: se la usi così diventano pericolosissime per la tua salute
Vale la pena sostituire il fornello a gas con le piastre a induzione? Ecco tutto quello che da sapere prima di istallarlo in casa.
Negli ultimi anni, anche gli italiani stanno iniziando a sostituire i vecchi piani cottura a gas con le piastre a induzione. Il nostro Paese, rispetto agli altri membri UE ha accumulato un certo ritardo, dovuto soprattutto alle tipologie di impianti elettrici istallati attualmente nelle case.
Infatti, se la maggior parte dei contatori domestici ha una potenza massima di 3 kW, le piastre a induzione necessitano di una potenza a partire da 4,5 kW, per evitare di creare sovraccarichi quando usati in contemporanea con altri elettrodomestici. In realtà i modelli più recenti hanno un sistema che permette di ottimizzare le prestazioni anche a 3 kW di potenza senza andare a toccare gli impianti elettrici.
A quanto pare il fornello a gas potrebbe presto diventare obsoleto, la stessa Unione europea ha messo tra le priorità il 2029 come termine massimo per la vendita e produzione delle cucine alimentate a gas. Dal punto di vista ambientale questa rappresenta una decisione importante per la riduzione delle emissioni, purché l’energia elettrica utilizzata sia green e non proveniente da combustibili fossili.
Nel frattempo sono ancora tanti i dubbi sulle cucine dotate di piastre a induzione elettrica, per cui è bene valutare i vantaggi e gli svantaggi e capire se vale la pena puntare sull’elettrico.
Piastre a induzione pregi e difetti
Sebbene le piastre a induzione siano state inventate intorno al 1930, la loro diffusione è avvenuta solo in tempi relativamente recenti. La tecnologia di funzionamento si basa sull’induzione elettromagnetica generata da una bobina conduttrice in cui scorre corrente alternata. Il campo elettromagnetico generato si spinge sulla superfice del fondo della pentola generando ulteriore calore. Le piastre a induzione, infatti, hanno bisogno di pentole particolari per funzionare.
Oltre i vantaggi sulle emissioni, il fornello a induzione evita completamente i pericoli legati al fuoco dei fornelli, scongiurando il rischio d’incendio. Ovviamente, si evita il pericolo di fughe di gas e di intossicazione.
Il pericolo radiazioni delle piastre a induzione
Uno degli aspetti che ha creato maggiore scetticismo è la questione legata all’emissione di radiazioni elettromagnetiche pericolose, che effettivamente, soprattutto all’inizio, hanno creato parecchi problemi. Addirittura l’uso delle piastre a induzione era sconsigliato per le persone con pacemaker o con microinfusori di insulina a controllo wireless perché i campi magnetici vanno ad interferire con il loro funzionamento.
L’Incnirp, un’agenzia internazionale specializzata ha studiato che i piani a induzione possono essere considerati sicuri quando superano radiazioni di 6,25 microtesla a 30 cm dalla zona di cottura. Il Ministero della Salute svizzero ha stabilito un valore di sicurezza indicativo che non deve essere superato quando la persona è tra i 5 e i 10 cm di distanza dai fornelli, indipendentemente dal numero di fornelli utilizzati.