Mele, se vedi muffa su di loro niente paura: ti diciamo come fare per gustarle lo stesso senza correre rischi
La frutta fresca dopo un po’ di tempo può iniziare a essere infestata dalla muffa, ecco come fare per utilizzarla senza buttarla via.
La frutta svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione degli esseri umani perché è in grado di fornire una serie di nutrienti, come fruttosio, fibre e vitamine. La frutta, tutta, contiene anche un ottimo quantitativo d’acqua che aiuta a mantenere l’organismo ben idratato.
E’ molto importante includere quotidianamente un buon quantitativo di frutta in modo da massimizzare i benefici per la salute, secondo le linee guida per una corretta alimentazione del Ministero della Salute, occorre mangiare almeno 5 porzioni tra frutta e verdura al giorno, di cui 3 di frutta e 2 di verdura.
Alcuni nutrizionisti consigliano di mangiare la frutta lontano dai pasti, magari come spuntino, però, spesso succede che poi, per un motivo o un altro, non si raggiunga la dose giornaliera consigliata.
In realtà, la frutta può essere mangiata tranquillamente anche durante i pasti principali della giornata, tenendo sempre presente il computo totale delle calorie che si assumono nell’arco di 24 ore. Questo perché, se è vero che la frutta contiene un buon quantitativo di zuccheri, è anche vero che si tratta di zuccheri di facile digestione il cui effetto è molto mitigato dalla presenza delle fibre che aiutano l’organismo a depurarsi completamente.
Come conservare la frutta
La conservazione spesso dipende dal tipo di frutta, in generale il consiglio è di conservala in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta del sole e da altre fonti di calore. Poi ci sono alcune varietà come banane, pere e meloni che producono gas etilene che accelera il processo di maturazione.
E’ importante separare questi tipi di frutta da quelli che invece non producono gas come fragole, kiwi e mele, in modo da evitare che vengano danneggiate. Il gas, così come l’umidità, compromette lo stato di conservazione del frutto e può favorire la formazione di muffa.
La frutta con la muffa si può mangiare: la differenza tra mele e pesche
Per evitare sprechi, molti si chiedono se una volta che si è creato uno strato di muffa sulla frutta questa sia ancora commestibile, la risposta è: dipende. Infatti se la muffa è solo superficiale e riguarda solo la buccia allora basta rimuovere la buccia e la parte circostante dove la muffa è più concentrata e poi può essere consumata tranquillamente.
Il problema si pone con la frutta con polpa succosa, come le pesche, in cui la muffa può essere penetrata in profondità senza essere chiaramente visibile, in quel caso forse conviene non consumare il frutto. Invece, altri frutti, come le mele, possono essere usate dopo aver rimosso la parte marcia o ammuffita, senza particolare controindicazioni. Attenzione però a quando si taglia perché a diffondere la muffa nel resto del frutto potrebbe essere la lama del coltello.