Patate pericolose, fai molta attenzione a queste prefritte: corri un serissimo rischio | Controlla di non averle già comprate
Pubblicato sul sito del Ministero della Salute un provvedimento di richiamo per delle patate fritte surgelate.
La crescente attenzione per il settore alimentare ha portato negli ultimi ad un moltiplicarsi di leggi che riguardano tutta la filiera dalla coltivazione o allevamento delle materie prime, fino alla produzione, distribuzione e vendita del prodotto finito.
Con il fine di tutelare la salute dei consumatori, le autorità preposte eseguono centinaia di controlli, che possono essere generici a campione, oppure essere motivati da una opportuna segnalazione. A controllare sono i cosiddetti NAS, Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri, un corpo speciale, formato da esperti del settore alimentare, che fa capo direttamente Ministero della Salute.
Anche i richiami possono avvenire a seguito di controlli a campione oppure segnalati dallo stesso produttore che si è accorto troppo tardi di anomalie avvenute durante la produzione che possono nuocere alla salute del consumatore.
I motivi alla base di un richiamo possono essere tanti, si va dai casi più gravi come per la contaminazione da parte di batteri o altri agenti patogeni, fino alla presenza di corpi estranei, che possono essere altrettanto pericolosi. Questi errori possono avvenire per errori delle macchine o per distrazione umane, come nel caso delle patate prefritte richiamate dal mercato.
Le patate prefritte richiamate dal mercato
Sul sito del Ministero della Salute, in data 13 novembre 2023 è stato pubblicato un provvedimento di richiamo che riguarda il prodotto denominato Patate Prefritte a Spicchi del marchio Lamb Weston e commercializzati da F.lli Lando Spa. Il prodotto è identificabile dal lotto di produzione L 3280 proveniente dallo stabilimento Lamb Weston con sede STATIONSWEG 18A P.O. BOX 17 E ZG KRUININGEN – in Olanda.
Il provvedimento potrebbe riguardare soprattutto i locali che fanno somministrazione di alimenti al pubblico, poiché si tratta della confezione da 2,5 kg che è poco utilizzata in ambito domestico. In ogni caso, il prodotto reca sulla confezione la data di scadenza al 28 marzo 2025.
Le patate richiamate per presenza di glutine ed errore di confezionamento
A quanto pare a causare il richiamo è stato un errore durante la fase di confezionamento del prodotto, stando a quanto si legge sulle motivazioni, nelle buste delle patate normali ma patate alla paprika. Il produttore avverte che sulla confezione non è indicata la presenza di glutine che invece è presente nelle patate alla paprika.
Secondo la legge, la presenza del glutine in un alimento deve essere opportunamente segnalata sulla confezione per evitare qualsiasi possibile rischio per i soggetti che soffrono di intolleranza.