Giorgio Locatelli, svelato il suo segreto per ottenere una carbonara perfetta: hai bisogno proprio di questo ingrediente
Come si prepara la carbonara perfetta? Ce lo spiega Giorgio Locatelli, in un momento in cui è scoppiato il “carbonara gate”.
Sembra un piatto semplice da preparare ma tutti sappiamo che non è affatto vero. Le polemiche che gravitano intorno alla carbonara sono uniche.
E infatti proprio in questi giorni è scoppiato l’ennesimo “carbonara gate”, e non è nemmeno la prima volta. Ma come mai c’è sempre tanto scalpore intorno a questo piatto divenuto simbolo di Roma?
Al centro delle polemiche da sempre c’è la lista degli ingredienti utilizzati. Come si prepara davvero?
A fare chiarezza è lo chef Giorgio Locatelli, che ci dice una volta per tutte come si prepara veramente la carbonara.
Giorgio Locatelli: la carbonara perfetta secondo lui
Il carbonara gate è il titolo del post di Gianfilippo Mattioli, titolare di Bottega Prelibato, ristorante italiano a Londra, in cui annuncia di aver depennato il piatto in questione dal menù. “Sappiamo che molti di voi amano la nostra carbonara” scrive “siamo orgogliosi della nostra ricetta, che segue lo stile tradizionale romano, senza panna o altri additivi. Capiamo però anche che non tutti condividono il nostro gusto per questo piatto”.
Ed ecco la motivazione di una decisione così drastica: “Alcuni di voi ci hanno chiesto di aggiungere alla nostra carbonara panna, funghi, pollo o altri ingredienti. Alcuni dicevano che era troppo salata, altri che non era abbastanza cremosa. Decisione giusta? Decisione sbagliata? Non lo sappiamo. Tuttavia, una cosa che sappiamo è che rispettiamo le preferenze di tutti, ma non siamo disposti a scendere a compromessi sulla nostra qualità e autenticità”.
Come si prepara davvero
Tramite le pagine di Repubblica Giorgio Locatelli interviene sulla questione: “Ci sono ancora all’estero tanti stereotipi sulla cucina italiana, ma non è con bandi o divieti che si fa conoscere quella vera, quanto facendo promozione, spiegandola, facendo cultura”. E lui lo sa bene, poiché anch’egli possiede un ristorante a Londra, la Locanda Locatelli. E sostiene che sarebbe stato meglio tenere il piatto in menù ma dire sempre no alle variazioni.
E quando il giornalista gli chiede se sulla sua carta è presente la carbonara, risponde di no, ma di prepararla in occasioni speciali come l’ultimo Carbonara day del 6 aprile. Preparata come si deve: “Pecorino, guanciale, tuorlo e pepe. Altre volte me la chiedono fuori menu. Ma se non ho il guanciale, che qui non è facile da trovare, dico di no, anche se mi dicono che andrebbe bene anche col bacon”. E guanciale sia.