Barattolo difettoso, smetti di distruggerti mani e polsi per aprirlo: con questo trucco impieghi un secondo esatto e non ti fai male
Barattolo chiuso troppo stretto? Ecco il segreto per aprirlo in un istante senza nessuna conseguenza.
Fin dall’antichità l’uomo ha provato a costruire dei contenitori dove conservare ogni genere di oggetto, ne sono la prova gli innumerevoli reperti archeologici che ci mostrano resti di vasi, otri, giare, in pratica contenitori che potevano essere usati sia per i solidi che per i liquidi.
Quando si parla di ceramica delle antiche civiltà ci si riferisce ad un impasto di argilla lavorata e sottoposta a cottura, tra queste rientrano la terracotta, la maiolica, la porcellana e il grès. Dai numerosi manufatti ritrovati si capisce l’esigenza, già all’epoca, dell’uomo di creare dei contenitori in cui conservare gli oggetti, in particolare il cibo.
Questi metodi, che oggi possono sembrare rudimentali, hanno accompagnato la storia dell’uomo per migliaia di anni, basti pensare che la sperimentazione per la creazione di barattoli di latta e vetro avviene solo a metà del ‘700. In commercio arrivano prima le lattine, brevettate nel 1810 dall’inventore inglese Peter Duran, in Italia saranno prodotte solo a partire dal 1890 da Luigi Orioni, anche se l’imprenditore Francesco Cirio iniziò ad utilizzarle già nel 1856 nella sua fabbrica di Torino.
Il barattolo di vetro, invece, viene brevettato solo nel 1858 da John Landis Madison che ne inventò un prototipo munito di un tappo di zinco filettato. Successivamente furono brevettate altri tipi di chiusura con guarnizioni in gomma che ne garantivano la tenuta ermetica.
Come sono chiusi i barattoli
In un mercato sempre più attento alla salute dei consumatori, diventa fondamentale una corretta preservazione degli alimenti per conservare salubrità e qualità degli stessi. Questa necessità ha reso il processo di confezionamento in barattolo, detto anche canning, un processo molto sofisticato che prevede l’imbottigliamento ermetico in contenitori privi d’aria.
Il processo prevede diversi passaggi: l’alimento dopo essere stato cotto viene messo nei barattoli di vetro sterilizzati e coperto con un liquido di conservazione, come salamoia, olio o aceto, che riduce l’aria all’interno. Il vuoto si crea durante il processo di sigillamento che può avvenire con diversi metodi a seconda del contenitore utilizzato.
Come aprire i barattoli facilmente
La chiusura ermetica sottovuoto garantisce la qualità degli alimenti eliminando il rischio di contaminazione o proliferazione dei batteri, però rende i barattoli molto difficili da aprire, almeno all’apparenza. Infatti, basta semplicemente far entrare un po’ d’aria all’interno per eliminare il sottovuoto e aprire il barattolo in un batter d’occhio.
In molti però utilizzano la lama dei coltelli o altri utensili pericolosi con cui si rischia di ferirsi seriamente, ma esiste un modo molto semplice per aprire i barattoli senza il rischio di farsi male. Infatti, basta utilizzare un normale apriscatole in questo modo: agganciamo il coperchio con l’apriscatole facendo scivolare il gancio inferiore sotto i bordi del coperchio, poi ruotiamo il polso verso l’alto per far entrare l’aria nel barattolo. Quando sentiamo il clic, allora dovremmo riuscire ad aprire il coperchio senza sforzo.