MasterChef Italia, protagonista massacrato senza pietà: “Fa pena” | Caos senza precedenti in studio
L’umiliazione dei concorrenti è uno degli ingredienti del successo di MasterChef, ma alcuni ci restano veramente male.
Fin dalla prima edizione, andata in onda nel 2011, MasterChef ha conquistato il pubblico degli appassionati di cucina. Il programma in realtà viene lanciato nel 1990 ma riscuote poco successo, così viene inizialmente accantonato, ma il format viene completamente rivisto nel 2005 e inizia a diffondersi in diversi paesi.
Molto del successo dell’edizione italiana del programma è dovuta alla scelta azzeccata dei giudici, inizialmente tre: Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich, quest’ultimo con alle spalle già una stagione di MasterChef USA. All’affiatato trio, nella quinta stagione si aggiunge anche Antonino Cannavacciuolo, che aveva già un buon seguito di pubblico grazie al programma Cucine da Incubo.
Dalla settima stagione di MasterChef si rimescolano un po’ le carte, dato l’addio di Carlo Cracco annunciato in diretta durante la finale dell’edizione precedente. Al suo posto arriva Antonia Klugmann, prima donna giudice, ma mai entrata veramente nel cuore degli appassionati del programma, così dalla stagione successiva viene Giorgio Locatelli, lo chef che ha costruito il suo successo all’estero.
Alla nona edizione edizione lascia un’altra figura storica del programma Joe Bastianich, presente fin dalla prima stagione di MasterChef, questa volta però la produzione decide di non sostituirlo e di portare nuovamente a tre i giudici come per le prime 5 stagioni.
Le sfuriate dei giudici di MasterChef
Caratteristica fondamentale dei giudici di MasterChef è la severità, tra piatti lanciati nel cestino dei rifiuti, cibo sputato nei fazzoletti e sfuriate da lasciare ammutoliti alcuni concorrenti. Per esempio, grazie a Bruno Barbieri, parole come “mappazzone” sono entrate di diritto nel vocabolario degli appassionati del programma per definire quelle portate impiattate veramente male.
Ma molti ricorderanno anche espressioni come “vuoi che muoro?” o “mi stai diludendo” pronunciate nell’inconfondibile accento italo-americano di Bastianich, arrivato a definire uno dei piatti “a piece of s***t” e uno dei concorrenti “a**h**e”.
I peggiori giudizi degli ospiti di MasterChef
Come se non bastassero i giudici, a far tremare i concorrenti di MasterChef sono anche gli ospiti, infatti il format prevede alcune puntate nelle quali i concorrenti si cimentano in piatti di altri chef famosi. La prova di questo tipo più temuta dai concorrenti è sicuramente quella di pasticceria al cospetto del famosissimo Iginio Massari.
Lo stesso Massari esprime i propri giudizi senza peli sulla lingua, molti ricorderanno la puntata dedicata alla torta all’italiana che si trasformò in un vero tripudio di insulti. “A livello estetico per descrivere una cosa brutta ti prenderò per esempi” disse ad uno dei concorrenti, Salvatore. Non se l’è vista meglio, Gilberto, altro concorrente nonché finalista di MasterChef 8: “A te viene da sorridere a me viene da piangere davanti a questo dolce” per poi concludere dopo l’assaggio con “la crema pasticciera fa pena, mi rifiuto di chiamarla torta all’italiana”.