Uova pericolose, occhio a queste: contengono sostanze pericolosissime per l’organismo
Pubblicato sul sito del Ministero della Salute il provvedimento di richiamo per due lotti di uova fresche contaminate e pericolose per l’organismo.
La sicurezza alimentare è una delle priorità delle istituzioni nazionali ed europee, e da diversi anni si lavora a normative sempre più stringenti per quanto riguarda la produzione, la vendita, il trasporto e la somministrazione di prodotti alimentari.
L’obiettivo principale è sempre quello di tutelare la salute dei consumatori evitando che prodotti contaminati o potenzialmente non sicuri arrivino sulle loro tavole.
Purtroppo però questo non sempre avviene e può capitare che tali prodotti arrivino sui banchi del supermercato, ed è in questi casi che vengono emessi dei provvedimenti di richiamo.
I richiami possono essere emanati a seguito dei rilievi effettuati dalle autorità preposte ai controlli oppure direttamente dalle aziende produttrici qualora si accorgessero di aver immesso in commercio un prodotto non idoneo alla vendita. Proprio come successo con due lotti di uova fresche vendute anche in noti supermercati come Esselunga, Carrefour e Pam Panorama.
Le uova richiamate dal mercato
Con provvedimento pubblicato sul sito del Ministero della Salute in data primo dicembre 2023, è stato disposto il richiamo del prodotto “Uova Fresche da allevamento a terra” del marchio Fiordovo, commercializzate da “Fattorie Roberti Srl” con stabilimento di produzione in via dei Riali n 3 a Bedisozzole, in provincia di Brescia. Le uova interessate sono vendute in confezioni da 6 e riportano i lotti di produzione BA 820-1 MR con scadenza 12/12/2023 e BA 820-2 MR con scadenza 13/12/2023. Entrambi i lotti provengono dallo stabilimento identificato con il codice “6 CD TERRA RAPALLO”.
Il motivo del richiamo indicato nel provvedimento è “potenziale presenza di Salmonella Typhimurium”. L’avvertimento è quello “di non consumare e restituire il prodotto presso il punto vendita per il rimborso”. A quanto pare, è stato divulgato il richiamo del prodotto a tutte le ditte interessate ed è stato anche inviato il cartello di richiamo da apporre presso tutti i punti di vendita.
Il rischio di salmonella nelle uova
Gli alimenti di origine animale crudi possono contenere salmonella, questo vale anche per il tuorlo dell’uovo e di solito può dipendere da un’infezione dell’apparato riproduttivo della gallina. La trasmissione può avvenire a causa del consumo di prodotti già contaminati al loro interno (come uova, salame o pollame) oppure per la presenza di feci contaminati (come per esempio il guscio dell’uovo). Di solito i sintomi si manifestano tra le 6 e le 72 ore dopo il consumo di alimenti contaminati e comprendono febbre, dolori, vomito e mal di testa. Negli adulti i sintomi possono essere anche molto leggeri, ma in anziani e bambini possono verificarsi pericolose conseguenze.
Per evitare il rischio di contaminazione è preferibile consumare gli alimenti cotti a temperature superiori ai 70 gradi centigradi oltre ad osservare alcune regole durante la manipolazione degli alimenti soprattutto crudi. Infatti, la prima cosa da fare è evitare che gli alimenti cotti entrino in contatto con quelli crudi, inoltre è necessario lavarsi bene le mani ogni volta che si toccano le uova o la carne cruda, soprattutto se di suino o pollame.