Ciliegie, occhio a come le disponi: se commetti questo grave errore devi buttarle subito
Come conservare e disporre le ciliegie per farle durare più a lungo ed evitare che marciscano rapidamente.
Le ciliegie sono uno dei frutti più saporiti che madre natura ci ha regalato, non a caso è molto utilizzato anche per la produzione di confetture o sciroppi. La ciliegia nasce dal ciliegio, un albero appartenente alla famiglia delle rosacee originario dell’Europa, del Nord Africa e dell’Asia.
Plinio il Vecchio nei suoi scritti racconta che i primi alberi di ciliegio furono importati a Roma dal militare e politico Lucullo intorno al 72 a.C. Infatti, il nome ciliegia viene dal termine latino cerasia, che a sua volta viene dalla parola greca κέρασος (kérasos) dal nome della citta di Cerasunte delle zone del Ponto, l’attuale Turchia. Il termine cerasa è ancora utilizzato, anche se desueto, soprattutto nella zona centro-meridionale dell’Italia.
Già gli antichi avevano capito le straordinarie capacità di questo frutto, in grado di agire come antinfiammatorio con un risultato simile a quello dell’aspirina o dell’ibuprofene. In tempi recenti, tali proprietà sono state dimostrate da uno studio condotto dalla Michigan University che ha analizzato l’effetto delle antocianine, presenti in grandi quantità nelle ciliegie, si tratta del pigmento che dona alle ciliegie il tipico colore rossastro.
Inoltre lo stesso studio ha dimostrato anche gli effetti antiossidanti, associando l’assunzione di ciliegie nella dieta con una riduzione del rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2.
Come scegliere le ciliegie
Per prima cosa è necessario sapere che il frutto può nascere da due diverse specie botaniche, il ciliegio dolce, che produce appunto ciliegie, e il ciliegio acido che produce amarene, che normalmente sono considerate come ciliegie acide. La particolarità comune ad entrambi i frutti è che non continuano il processo di maturazione dopo la raccolta e per questo è necessario saperle scegliere bene.
L’unico vero modo per rendersi conto del grado di maturazione delle ciliegie è assaggiarle, ma se non ne abbiamo la possibilità allora dobbiamo affidarci alla vista e fare attenzione ai dettagli. Per prima cosa controlliamo che le ciliegie siano integre senza ammaccature e senza buchi che potrebbe indicare la presenza di un parassita all’interno. Il colore non sempre è indice di maturazione della ciliegia perché varia a seconda del periodo da un rosso brillante a un rosso scuro.
Come conservare le ciliegie per non farle marcire
Le ciliegie devono essere consumate in breve tempo, nel giro di tre o quattro giorni dall’acquisto, infatti, come detto in precedenza, arrivano sui banchi già mature e pronte all’uso, Per farle resistere qualche giorno in più si possono conservare in frigorifero, nella zona meno fredda, meglio se in un cestino che permette all’aria di circolare così da evitare la formazione di muffe. Dunque, è assolutamente sconsigliata la plastica.
Il segreto per farle durare veramente più a lungo è quella di non accatastarle, ma di disporle una accanto all’altra, formando un unico strato. Infatti, se le disponiamo una sopra l’altra, lo schiacciamento dovuto al peso può danneggiare le ciliegie e far fuoriuscire i liquidi che favoriscono la formazione di germi e batteri. Per lo stesso motivo cerchiamo di lavarle solo poco prima di consumarle e non prima di metterle nel frigorifero.