Cachi, meglio non assaggiarli neanche in questi casi: sono pericolosi per la salute e sconsigliatissimi
Frutto tipicamente autunnale, i cachi sono dolci e invitanti, ma occorre fare attenzione in alcuni casi. Molto meglio evitare di mangiarli per non mettere a rischio la propria salute.
Dolci, succosi, morbidi o più duri a seconda dal tipo e dal grado di maturazione, i cachi sono frutti tipicamente autunnali e sono buonissimi.
Oltre a possedere diverse proprietà, lo sapevi che possono essere impiegati anche in campi che non hanno a che fare nulla con la cucina?
Per esempio possono trasformarsi in un impacco per il viso. Basterà frullarne uno assieme ad un paio di cucchiai di yogurt e un cucchiaino di miele e lasciare agire per circa 10 minuti. La pelle rimarrà idratata ed elastica.
Buoni e utili, ma in alcuni casi sarebbe meglio evitare di mangiarli per non mettere a rischio la propria salute. Vediamo quali.
Cachi: quando è meglio non mangiarli
Abbiamo detto che i cachi hanno mille proprietà, proviamo a vedere le principali. Mangiare un frutto a metà mattina o pomeriggio ti dona tanta energia. In più aiutano a contrastare lo stress psico-fisico e a reintegrare sali minerali. Grazie alla vitamina C aumentano anche le nostre difese immunitarie. Le fibre contenute hanno azione disintossicante e lassativa. E sempre le fibre migliorano la digestione aumentando la produzione dei succhi gastrici.
Forse non lo sai ma secondo alcuni studi i cachi aiuterebbero anche a contrastare il colesterolo cattivo. In uno studio di 12 settimane alcuni partecipanti hanno mangiato fibre di cachi. Al termine di questo periodo è stato registrata una significativa diminuzione dei valori. Interessante anche l’effetto sulla pressione arteriosa, che contribuirebbero ad abbassare grazie al potassio contenuto che possiede proprietà vasodilatatrici.
Le controindicazioni
Fondamentalmente i cachi non fanno male, occorre solo fare attenzione a non esagerare poiché sono altamente energetici calorici, poco più di 60 calorie per 100 grammi. Quindi nell’ambito di una dieta atta al dimagrimento occorre considerare l’apporto energetico.
Ma come abbiamo detto hanno azione lassativa grazie all’alto contenuto di fibre. Questo significa che in soggetti particolarmente sensibili possono arrivare a provocare episodi di diarrea, con conseguente disidratazione dell’organismo. Oltre all’apporto calorico non bassissimo però hanno anche un’altra controindicazione alla quale prestare particolare attenzione. Ogni 100 grammi di frutto possiamo assumere circa 12 grammi di zuccheri. Considerato che un frutto pesa in media circa 200 – 300 grammi, facendo due conti veloci arriviamo facilmente ad assumere oltre 200 calorie e tanti, troppi zuccheri. Per questo motivo sarebbero meglio non esagerare se si soffre di diabete o insulino resistenza.