Arance, mai mangiarle in questi casi: gli effetti sono devastanti | Meglio prevenire che curare
Le arance sono uno dei frutti più ricchi di vitamine ed antiossidanti ma non fanno bene proprio a tutti. Ecco quando evitarle.
L’arancia è considerata la regina dell’inverno, si tratta infatti di un frutto disponibile da novembre fino ad aprile, con qualche leggera variazione in base all’annata e alla varietà.
Le arance nascono dall’arancio, un albero da frutto nato probabilmente circa 4000 anni fa dall’incrocio tra il mandarino e il pomelo. Per lo più veniva coltivato nelle zone limitrofe alla Cina e nel Sud-Est asiatico ed è arrivato in Europa intorno al XV secolo grazie ai marinai portoghesi. La provenienza degli importatori ha inciso sul nome che l’arancia ha preso nei diversi dialetti, per esempio in napoletano è detta “purtuàll”, più o meno come in Abruzzo, in Sicilia invece è “pattuàallu” mentre in Salento portacallu.
In realtà, in alcuni scritti si trova tracce di un frutto molto simile già nella Sicilia del I secolo, chiamato melarancia, e anche a Roma, stando alla tradizione religiosa, San Domenico piantò un arancio già intorno al 1220 nel Convento si Santa Sabina all’Aventino. Secondo gli studiosi una teoria non esclude l’altra, nel senso che nonostante già fosse coltivata in Sicilia, non si è poi diffusa nel resto del Paese, già ricco di vegetazione grazie al clima favorevole.
Sicuramente sappiamo che le coltivazioni di arancio nella Conca d’oro di Palermo, è considerata una delle meraviglie dell’agricoltura araba in tutto il bacino del Mediterraneo. Successivamente, la coltivazione si estese nelle zone del Gargano, dove nacquero anche altre varietà, e sul resto delle coste pugliesi e poi anche calabresi.
Proprietà e benefici delle arance
L’arancia è un frutto ricco di antiossidanti, in particolare di vitamina C, per questo svolge un’azione antitumorale ed antinfiammatoria, oltre a favorire il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Pare, anche, che le fibre presenti nelle arance aiutino ad abbattere i livelli di colesterolo ed offrano diversi benefici anche nei casi di diabete. Secondo gli studi, il consumo di succo d’arancia si associa a una riduzione del rischio di calcoli renali e artrite remautoide.
Quando non si devono mangiare le arance
Se i benefici e le proprietà delle arance sono ampiamente conosciuti, oltre che riconosciuti, meno note sono le controindicazioni. L’utilizzo delle arance è sconsigliato nei casi in cui si soffra di gastrite o di acidità di stomaco perché potrebbero peggiorare la situazione.
Inoltre, consumare arance dovrebbe essere evitato da chi è in trattamento con farmaci diuretici, perché va ad influire sui livelli di potassio, e da chi assume ACE inibitori. Ovviamente, il consumo è assolutamente vietato ai soggetti allergici, anche se, per fortuna parliamo davvero di poche persone.