Scontrini folli, 300 euro per un piatto di pasta | Le immagini stanno sconvolgendo tutti
Il popolo della rete in subbuglio dopo l’ennesimo scontrino folle che ha visto i clienti pagare un occhio della testa per un semplicissimo piatto di pasta al pomodoro.
Prima la pandemia e poi la crisi energetica hanno messo in grossa difficoltà il mondo della ristorazione che, solo adesso, sembrano riprendersi da un anno davvero difficile. Dallo scoppio della guerra in Ucraina il prezzo delle materie prime è salito alle stelle facendo schizzare in alto anche le tariffe dell’energia.
Proprio le tariffe di luce e gas sono salite a dismisura fino a toccare livelli inimmaginabili, tanto da costringere l’allora governo Draghi ad intervenire fissando un tetto al prezzo, così da evitare ulteriori speculazioni.
Nel frattempo, però, gli aumenti hanno avuto ripercussioni sui prezzi di tutte le materie prime necessarie nel settore alimentare, basti pensare che, in un solo anno, da solo lo zucchero è arrivato a costare il 54% in più.
Per assorbire i rincari, che hanno avuto un impatto violento sui costi di gestione, molti ristoratori sono stati costretti ad aumentare i prezzi sui menu, scaricando buona parte sui consumatori. Se da un lato è vero che è stata una mossa necessaria per coprire le maggiori spese, dall’altro lato c’è chi se n’è approfittato speculando ulteriormente sull’emergenza.
Gli scontrini folli del 2023
Il 2023 sarà ricordato come l’anno degli scontrini folli, tanto che a qualcuno è venuto da chiedersi fino a che punto gli aumenti sono legittimi. E allora spazio al ristorante che ha imposto un sovrapprezzo di due euro per dividere un sandwich a metà o a quello che ha imposto la stessa cifra per portare al tavolo un piatto vuoto.
O ancora, in un ristorante in Sicilia è stato aggiunto un euro di coperto per ognuno dei 20 commensali, solo per aver servito la torta portata da fuori durante un compleanno. Per difendersi, molti clienti hanno così deciso di pubblicare gli scontrini folli sui social suscitando indignazione tra il popolo della rete.
Quanto è legittimo pagare per un piatto di pasta
Uno degli ultimi casi è stato segnalato a Venezia, dove una cena per quattro persone è costata ben 309 euro, oltre 75 euro a testa. Spulciando i prezzi dello scontrino folle si notano già i primi 2o euro per il coperto più, 15 per 3 bottiglie d’acqua. Ma quello che ha sorpreso di più i clienti è stato il prezzo di un primo in particolare: “Eravamo in quattro… di cui uno per risparmiare ha preso spaghetti al pomodoro ma non credeva che costassero 30 euro!”
Va detto però che nel settore della ristorazione non esistono limiti ai prezzi che si possono applicare per i propri piatti, almeno finché ci sarà qualcuno disposto a pagare quella cifra per assaggiarli. Però tutti i prezzi devono essere chiaramente indicati, ecco perché è sempre consigliabile consultare un menu prima di ordinare, anche quando ci si fa consigliare dai camerieri. Inoltre, è bene ricordarsi che anche i prezzi per i servizi aggiuntivi devono essere dichiarati altrimenti ci si può rifiutare di pagarli.