Pasta, sai leggere la data di scadenza? Quasi nessuno ci riesce | Ecco come si interpreta davvero
Pasta, sai davvero leggere la data di scadenza di questo alimento? Ecco come si fa per interpretarla nel interpretarla come si deve.
Per un italiano su due, per non dire due su due, è impossibile non iniziare un pranzo senza un piatto di pasta. Gli spaghetti sono un must pure in estate, anche quando la voglia di mettersi ai fornelli, complici sia il caldo che l’afa, è davvero poca. Tuttavia molti credono erroneamente che non si possa mangiarla perché fa ingrassare.
Tuttavia è sbagliato pensare così perché in realtà non è la pasta in sé che ci fa ingrassare ma sono i condimenti. Altra dritta è di non eccedere con le porzioni memori del detto che il troppo storpia e quando si parla di cibo, dovremo maggiormente tenerlo a mente. In ogni caso la pasta, come il fratello riso, sebbene quest’ultimo in Italia sia consumato perlopiù a Nord, hanno una durata bella lunga.
In che senso? Con il fatto che solitamente quando facciamo la spesa al supermercato o al nostro negozio di alimentari di fiducia sotto casa, tendiamo a farne una bella scorta, soprattutto se in offerta. Se compiamo quest’atto è per due motivi sostanziali. Il primo è che soprattutto la pasta costa poco, sebbene anch’essa, come tutto quanto il settore alimentare, ha subito dei bei rincari.
La pasta, cosa significa la data di scadenza
Tuttavia, conti e dati alla mano, resta uno degli alimenti meno costosi e che riempiono la pancia di tutta una famiglia con grande facilità. Altro punto a favore è che possiamo cucinarla in mille modi anche grazie ai molti condimenti a cui possiamo accostarla. E poi c’è anche un altro aspetto da tenere a mente, come già accennato, ovvero che sia dotata di lunga conservazione.
Solitamente rispetto alla data di acquisto, dura anni, ma ovviamente non sempre le cosse stanno così. Difatti, una volta che avremo aperto il pacchetto di plastica o di cartone, non potremo più tenere in viva considerazione la data di scadenza impressa, che si accorcia di diversi mesi. Inoltre la plastica non è il massimo per la conservazione di un cibo, nemmeno per la pasta.
La verità sulla conservazione
Tuttavia anche il cartone non è il top dal momento che non è in grado di difenderla dai parassiti, che non sono di certo grandi alleati della salute del cibo, come per la nostra in generale. Pertanto sarebbe bene conservare la pasta in contenitori ermetici ben puliti in un luogo asciutto e del tutto privo di umidità, che prevede in tantissimi casi l’arrivo della tanto temuta muffa.
Per quel che concerne la data di scadenza se ben conservata la pasta come il riso può durare per 2 o 3 mesi ancora rispetto alla data impressa. Tuttavia prima di utilizzarla osserviamola con attenzione. Se presenta impurità, grumi, buchi o un cattivo odore significa che non è più buona da mangiare e pertanto dobbiamo gettarla nel cestino, senza se e senza ma.