Antonino Cannavacciuolo deriso proprio da loro: “Ciccione di m***a” | Colpo basso del tutto inaspettato
Brutta avventura per lo chef di Vico Equense Antonino Cannavacciuolo insultato davanti ai figli.
Non c’è dubbio che Antonino Cannavacciuolo sia uno degli chef più amati della televisione, da quando nel 2013 ha esordito sul piccolo schermo come conduttore della versione italiana di Cucine da incubo, il programma americano condotto da Gordon Ramsey.
Lo show è stato un vero e proprio trampolino di lancio per lo chef stellato, che grazie ai suoi modi da gigante buono, duro quando serve, ha conquistato il pubblico girando l’Italia in soccorso dei ristoranti in difficoltà sull’orlo del fallimento. In nove stagioni di programmazione Cannavacciuolo ha fatto visita ad oltre 70 ristoratori, in ognuno di questi lo chef è intervenuto sulla gestione, aiutato nella ristrutturazione dei locali , rivoluzionando i menu e facendo anche da mediatore tra i dipendenti per risolvere i diversi problemi interni pregressi.
Da Cucine da Incubo lo chef viene invitato come ospite a Masterchef durante la terza e la quarta edizione, ma dall’edizione successiva Cannavacciuolo viene scelto per affiancare il trio di giudici formato da Joe Bastianich, Bruno Barbieri e Carlo Cracco.
Con le sue fragorose pacche sulle spalle, chef Cannavacciuolo diventa una star della televisione e gli vengono affidati una serie di programmi e nel 2016 viene invitato al Festival di Sanremo condotto da Carlo Conti.
L’ascesa dei ristoranti Cannavacciuolo
La carriera di Antonino come chef inizia nella penisola sorrentina, per poi completare la sua formazione in due ristoranti francesi dell’l’Alsazia, l’Auberge de l’Ill di Illhaeusern e il Buerehiesel di Strasburgo. Al ritorno in Italia Cannavacciuolo entra al Grand Hotel Quisisana di Capri, dove Gualtiero Marchesi era consulente della cucina.
Nel 1999, insieme alla moglie, inizia l’avventura di Villa Crespi, il suo ristorante principale sul Lago d’Orta, che conquista la prima stella Michelin del 2003, la seconda arriva tre anni dopo e nel 2022 gli viene conferita anche la terza, annoverandosi così tra i 140 ristoranti che in tutto il mondo possono vantare questo riconoscimento. Ma Villa Crespi non è l’unico locale di Cannavacciuolo, nel 2005 lo chef apre il Cannavacciuolo Cafè & Bistrot a Novara e nel luglio 2017 inaugura un nuovo locale Bistrot Cannavacciuolo a Torino nel quartiere Borgo Po. Il lancio di quest’ultimo diventa anche un reality dal titolo “Ci pensa Antonino”.
Gli insulti a chef Cannavacciuolo
Proprio a Torino, lo chef ha vissuto una bruttissima avventura. Cannavacciuolo non ha mai nascosto la sua passione per il Napoli, così i figli, in occasione della festa del papà, gli avevano regalato i biglietti per assistere alla sfida di campionato tra Torino e Napoli. Ma la festa per la vittoria dei partenopei per 4-0 è stata rovinata dai tifosi avversari. Infatti, la sonora sconfitta della squadra di casa ha acceso gli animi degli ultras del Torino che hanno iniziato a prendere di mira lo chef con cori del calibro di “Sei un ciccione di m**da”. E ancora: “Sei un cuoco di m**da”.
Una giornata di festa insieme ai figli si è trasformata in un incubo per lo chef, che dopo l’ennesimo coro contro i napoletani, ha “gentilmente” invitato i supporters più accesi a venirglielo a dire in faccia. L’episodio è stato anche ripreso in un video poi finito sui social, in cui si vede proprio lo chef rispondere e gesticolare verso la curva avversaria. Cannavacciuolo ha poi chiarito l’accaduto, specificando che si tratta di casi isolati e che il suo rapporto con la città di Torino resta ottimo: “Tanti tifosi del Torino mi hanno manifestato solidarietà”.