Muffa nel frigorifero: può essere davvero pericolosa | I metodi per tenerla sotto controllo
La muffa nel frigorifero può rivelarsi un problema difficile da risolvere, ecco i consigli su come comportarsi e cosa fare.
Non è passato nemmeno un secolo da quando è sbarcato in Italia eppure il frigorifero è diventato un elettrodomestico indispensabile nelle case di tutti, fondamentale per la vita familiare e domestica.
Oggi se ne trovano praticamente di tutte le dimensioni e capienze, a due porte, con lo sportello del ghiaccio automatico, con o senza freezer, la scelta è davvero molto ampia.
Infondo, la scelta di un frigorifero è molto importante, sia perché deve conservare bene gli alimenti di cui ci nutriamo e poi perché è l’unico apparecchio sempre acceso, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sette. Per questo è fondamentale tenere d’occhio la classe energetica e contemporaneamente scegliere una grandezza che sia congrua con le proprie necessità.
Perché un frigorifero continui a funzionare bene, è necessario anche effettuare periodicamente una manutenzione, controllare che le guarnizioni siano integre e, soprattutto fare una pulita radicale delle pareti e degli scaffali.
La muffa nel frigorifero
Soprattutto quando il frigorifero è troppo pieno, può capitare di trovare degli alimenti dimenticati, nella migliore delle ipotesi solo scaduti, nella peggiore, anche andati a male e che hanno iniziato a formare funghi o muffe. In realtà le muffe sono dei funghi microscopici in grado di riprodursi autonomamente in un determinato ambiente.
La muffa può attaccare qualunque tipo di alimento e proliferare autonomamente all’interno del frigorifero intaccando praticamente tutto quello che contiene che non sia confezionato o sigillato ermeticamente.
Cosa fare se si trova muffa nel frigorifero
Come comportarsi quando si trova muffa nel frigorifero, lo ha spiegato recentemente, durante un suo intervento su Rai2, Antonello Paparella, professore ordinario di microbiologia degli alimenti all’Università di Teramo. Ovviamente occorre fare delle distinzioni, esistono diverse muffe buone come quelle controllate che si trovano in alcuni formaggi, oppure quelle contenute negli antibiotici.
Secondo il prof. Paparella è necessario eliminare gli alimenti ammuffiti, anche se leggermente. Meglio dunque non rimuovere solo la parte ammuffita ma buttare l’alimento direttamente. Come per esempio succede con la muffa che si forma sulla superficie delle marmellate o delle confetture, c’è chi la rimuove e poi consuma il resto. Il frigo va poi pulito con una miscela di acqua e aceto in parti uguali. La miscela può anche essere riscaldata e poi vaporizzata con un erogatore, in questo caso non c’è neanche bisogno di risciacquare. Infine è importante ricordare che gli avanzi fuori dal frigo devono rimanere solo un paio d’ore, e dentro al frigo non oltre 3 giorni.