Birra sempre più cara: non ce la potremo più permettere e il motivo è gravissimo
Continua ad aumentare il prezzo della birra ed anche la produzione futura sembra essere a rischio.
L’Italia è sicuramente il paese del vino, anche nel 2022 infatti viene confermato il titolo di primo produttore al mondo, nonostante questo non mancano gli estimatore della birra il cui consumo è cresciuto molto negli ultimi anni.
A quanto pare, infatti, i consumi sono aumentati di circa un milione di ettolitri rispetto al 2021, a dimostrarlo sono i dati presentati durante l’Annual Report sul 2022, presentato a Roma da AssoBirra alla presenza di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
In Italia è cresciuta anche la produzione nazionale ma, mentre le esportazioni sono stabili, il dato più significativo si registra sulle importazioni di birra dai paesi esteri che sono cresciute di circa il 10% in un solo anno. Secondo AssoBirra il fenomeno è dovuto alla pressione fiscale che “compromette la competitività rispetto a sistemi fiscali esteri fino a quattro volte inferiori rispetto a quello italiano”.
La questione resta delicata perché il settore vale oltre 9,4 miliardi di euro, e coinvolge oltre 120 mila operatori che lavorano divisi in 850 aziende presenti sul territorio nazionale.
Perché la birra è aumentata
Negli ultimi anni, dalla pandemia in poi, si è assistito ad un trasversale aumento dei prezzi di quasi tutti i beni di consumo, tra cui anche la birra. Le cause sono molteplici, anche la guerra ha influito in maniera importante sui costi dell’energia, facendo aumentare i costi di produzione delle aziende che sono poi stati scaricati sul consumatore finale.
Come sempre accade in momenti di necessità non è mancato chi ha cercato di speculare sull’emergenza, tanto che l’allora Governo Draghi è dovuto intervenire per cercare di arginare il fenomeno degli aumenti dell’energia. Allo stesso modo sono aumentati anche i prezzi di malto e orzo che sono ingredienti fondamentali per la produzione della birra.
I cambiamenti climatici e la birra
Secondo i dati diffusi dal Financial Times ad incidere sull’aumento di malto ed orzo non sarebbe stata solo la guerra in Ucraina. La minaccia principale per la produzione di birra sembrano essere i cambiamenti climatici. Stando alle previsioni, infatti, la produzione di orzo in Francia, potrebbe diminuire di circa il 18% con importanti ripercussioni sui prezzi di vendita.
L’allarme è stato condiviso anche da Atsushi Katsuki, amministratore delegato di Ashi, noto produttore di birra in Giappone. Secondo Katsuki, l’aumento delle temperature, dovuto ai cambiamenti climatici, mettono a serio rischio la produzione di luppolo e di orzo e, di conseguenza, della birra. Se le previsione dell’aumento di 4 gradi in più nei prossimi trent’anni dovesse essere rispettato la birra potrebbe iniziare a scomparire o a diventare davvero troppo costosa.