Chef Cannavacciuolo fermato per furto | Succede a Domodossola, situazione assurda
All’inaugurazione di Demosofia, chef Cannavacciuolo ha raccontato di essere stato fermato dai Carabinieri per furto.
Si è conclusa la quinta edizione di “Demosofia, Festival delle idee e dei saperi” organizzato dal Comune di Domodossola, che quest’anno ha seguito il tema delle “Connessioni”. “Connessioni, non solo nel senso dell’ essere connesso – spiegano gli organizzatori – ma dell’unione fra due o più cose, ma anche del linguaggio dell’informatica e delle telecomunicazioni, del collegamento a una rete telematica, della connessione planetaria”.
Il Festival, ormai da cinque anni, attira in città grandi nomi della cultura e dello spettacolo e della comunicazione, intellettuali e studiosi anche molto diversi tra loro, ma con in comune la voglia di confrontarsi e di condividere cultura.
Una tre giorni con un programma molto ricco, tra panel, talk show, laboratori e musica, che ha visto tra gli ospiti di questa edizione personaggi del calibro di Cristiano dal Sasso, curatore della sezione di Paleontologia del Museo di Storia naturale di Milano, il giornalista Toni Capuozzo, oltre che Alessandro Meluzzi, Enrico Vanzina, Paolo Guzzanti e Oscar Farinetti.
Il festival è stato inaugurato con una cena gourmet di beneficenza preparata da un cuoco d’eccezione: chef Antonino Cannavacciuolo.
Quando Cannavacciuolo è stato fermato a Domodossola per presunto furto
Durante l’evento, lo chef ha voluto ringraziare i partecipanti ed elogiato i prodotti del territorio, in particolare funghi, salumi e formaggio dei produttori locali e poi si è lasciato andare ad un racconto poco felice che lo lega alla città.
Cannavacciuolo ha spiegato di essere stato fermato dai Carabinieri all’uscita della superstrada di Domodossola e di essere stato accusato di furto solo perché napoletano su una macchina di lusso. L’episodio risalirebbe a circa 30 fa, durante la prima visita dello chef 3 stelle Michelin, per scoprire le valli e le ricchezze enogastronomiche del territorio.
L’accoglienza di Cannavacciuolo a Domodossola
“Come esco a Domodossola – ricorda Cannavacciuolo – trovo due carabinieri che mi stavano arrestando. Perché hanno visto un napoletano su una bellissima macchina e avranno detto ‘questo si è fottuto la macchina’. Questa è stata l’accoglienza a Domodossola”.
“Me la ricordo ancora, era 30 anni fa” racconta lo chef. Chissà se allora non ci sia un po’ di voglia di rivalsa nella scelta di proporre alla cena gourmet, durante l’evento simbolo della città, parte della sua terra, in particolare il mare, scegliendo ingredienti come il polpo, il pomodoro e gli scampi.