Togliere l’amaro alle cime di rapa è semplicissimo: il trucco della nonna che non fallisce mai
Buone, nutrienti e sane ma che fastidio quel retrogusto amarognolo! Scopri il trucco per togliere l’amaro dalle cime di rapa.
Qualcuno le chiama cime di rapa e qualcun altro broccoletti, ma con le rape non hanno nulla a che fare. La verdura invernale per eccellenza che si gusta a partire dall’autunno ha un sapore deciso e forte, e un retrogusto amaro che non a tutti piace.
Facili da preparare si prestano a tante ricette e metodi di cottura: al vapore, soffritte, ripassate, bollite. Con la pasta o come contorno, sulla pizza o nelle torte salate, puoi metterle proprio dappertutto.
Come detto non devono essere confuse con la rapa comune, della quale si mangia il bulbo. Pare che già gli antichi Romani la utilizzassero per gli animali e gli schiavi, e molto probabilmente si deve a loro la nascita delle cime di rapa.
Forse è stata una selezione per ottenere una pianta con uno sviluppo maggiore delle foglie piuttosto della radice globosa. Oppure le cime di rapa potrebbero essere state introdotte dall’Oriente nel basso Medioevo. In ogni caso oggi sono molto diffuse in Italia, soprattutto al sud. Se anche tu ami questo tipo di verdura ma non il suo gusto amaro, scopri il trucco della nonna per eliminarlo.
Cime di rapa, come eliminare l’amaro
Utilizzate soprattutto nel sud Italia, le ricette con le cime di rapa sono tante e tali che vanno praticamente dall’antipasto al contorno, e ci si può costruire un intero menù. Cotte e frullate con un po’ di piccante puoi trasformarle in una deliziosa crema da spalmare sulle tartine per l’antipasto. E che dire delle orecchiette con le cime di rapa, eccellenza pugliese?
Saltate in padella con aglio e peperoncino sono il contorno perfetto per la salsiccia, ovvero i classici “friarielli” napoletani, nonché la farcitura ideale per torte salate. Ma vediamo come pulirle e soprattutto come eliminarne il retrogusto amaro.
Il trucco della nonna
Per poter consumare le cime di rapa vanno prima pulite e lavate accuratamente. Composte da un gambo, foglie e infiorescenze, devi innanzitutto eliminare le foglie più dure o evidentemente ingiallite e appassite. Mantieni intatte quelle più piccole e le infiorescenze, ed elimina la parte più legnosa e dura del gambo, incidendo quello che rimane praticando alla fine un taglio a croce. Questo consentirà una cottura più veloce.
Dopodiché lavale accuratamente immergendole in acqua e bicarbonato. Una volta lavate passa alla cottura: porta a bollore una pentola di acqua già salata e immergile facendole cuocere per circa un quarto d’ora. Ecco il trucco per eliminare l’amaro: scolale, passale sotto l’acqua fredda e lasciale in ammollo per circa un paio d’ore.