Rovinato dagli scontrini | Locale storico chiude, ma stavolta la scusa è assurda
Chiuso lo storico locale dopo l’ennesimo controllo sugli scontrini, la sanzione proprio durante il Festival del Cinema di Venezia.
Si è conclusa l’ottantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia con una serata ricca di premi e di sorprese. Ad aggiudicarsi il Leone d’Oro come miglior film è stato “Povere Creature!” del regista greco Yorgos Lanthimos, con protagonista Emma Stone.
Il Leone d’Argento invece va a Matteo Garrone per il film “Io Capitano” che conquista anche il Premio Mastroianni, cioè quello assegnato al miglior attore o attrice emergente, assegnato al protagonista Seydou Sarr. La storia è ispirata a quella di Kouassi Pli Adama Mamadou, anche lui sul palco, che ha voluto fare una dedica speciale: “Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa”.
Tantissimi anche gli altri premi consegnati durante la serata, quello del Pubblico va a Micaela Ramazzotti, alla sua prima esperienza da regista. La manifestazione seguitissima è stata seguitissima sia in tv che sui social, ma soprattutto sono tantissimi i turisti arrivati in città che sperano di incontrare per strada o, quanto meno, vedere da lontano i propri beniamini.
In questo periodo Venezia è praticamente strapiena di persone da tutte le parti del mondo, tutti i negozi sono strapieni ed è impossibile trovare un posto al ristorante senza aver prenotato con largo anticipo. Ecco perché la chiusura di un locale in questo periodo dell’anno può significare una perdita di fatturato importantissimo.
La guardia di finanza chiude la Gelateria Nico di Venezia
La gelateria Nico di Venezia non ha bisogno di presentazione, il suo gelato fa parte di una di quelle cose da provare assolutamente durante la visita della città, in particolare quello al gianduiotto, un must della gelateria veneziana. Ma chi, in questi giorni del Festival, si è trovato a passare di lì ha trovato la serranda abbassata e un cartello con l’avviso: «Siamo spiacenti di comunicare che la gelateria chiuderà da giovedì a sabato compreso. Riapriremo regolarmente domenica. A presto!»
A raccontare l’accaduto è il titolare su Facebook: «Non voglio fare polemica, è andata così. Di solito fanno questi controlli quando c’è tanta coda per il gelato e quindi confusione. L’ultimo episodio risale allo scorso marzo. Erano le 22.15 e con il bar chiuso un cliente ci aveva chiesto un gelato, e noi, dopo aver avvertito che la cassa era ormai chiusa, glielo abbiamo dato. Stiamo parlando di due euro e 50. La volta prima era uno scontrino di un euro e 80, sempre probabile frutto di distrazione. Per questo ritenevo che non sarebbero state oggetto di multa e sanzione accessoria».
Perché è stata chiusa la gelateria Nico a Venezia, cosa dice la legge
Mancano quattro scontrini in 5 anni, afferma il titolare, ma cosa vuol dire esattamente? In pratica negli ultimi 5 anni, durante quattro controlli della guardia di Finanza è stata rilevata la mancata emissione dello scontrino. Le prime volte che si viene scoperti, l’omissione è sanzionata con una multa, sia per il consumatore che per l’esercente, in proporzione all’importo che andava dichiarato. Però, se si dovesse essere recidivi, e quindi l’infrazione dovesse ripetersi, la Guardia di Finanza può disporre la chiusura temporanea del locale e la sospensione della licenza.
«Per dire, abbiamo tre casse in banco e questa cosa ci ha colpito veramente – racconta il titolare Maurizio Mutti – Non ci riteniamo evasori, noi che abbiamo tre casse in banco e diamo lavoro a 12-13 dipendenti. Però, la chiusura disposta proprio durante la Mostra del cinema è stata proprio un duro colpo: so che di solito le chiusure venivano disposte in periodi meno alti rispetto a questo. Inutile girarci intorno: si perde un fatturato importante»