Puoi pulire la moka con il detersivo: e il caffè verrà anche più buono
Se il caffè non esce più bene, vuol dire che è necessario lavare la moka. Ecco come fare senza danneggiarla.
Secondo una ricerca pubblicata dall’Ansa il 95% degli italiani dichiara apertamente di consumare caffè, il 75% lo fa in modo abituale, di cui il 58% ne prende una o due tazzine al giorno, il 37% 3 o 4 mentre solo il 5% consuma più di 5 tazzine.
D’altronde in Italia il caffè è una vera e propria tradizione che genera un giro d’affari di circa 20 miliardi di euro all’anno. A dire la verità, il nostro Paese si colloca solo al settimo posto tra quelli che consumano più caffè.
A fare un vero e proprio abuso di caffè sono soprattutto i cittadini del Nord Europa, in primis Norvegia e Svezia, questo per far fronte soprattutto ai lunghi inverni bui, durante i quali, per alcuni mesi, il sole non sorge mai.
D’altronde i benefici del caffè sono ampiamente riconosciuti, dalle doti stimolanti con importanti effetti sulla capacità digestiva grazie alla stimolazione della secrezione gastrica e biliare, oltre le note proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Certo, è sempre bene non esagerare come per qualunque altro alimento.
Come fanno gli italiani il caffè
Inizialmente il caffè veniva preparato come un qualsiasi infuso, poi arrivò la prima caffettiera inventata dal francese Morize. Questa arrivò a Napoli dove venne perfezionata e prese il nome di Caffettiera Napoletana, detta in dialetto “cuccumella”. Solo nel 1933 nacque la moka, inventata in Italia da Bialetti.
Oggi la moka sembra ancora essere il modo in cui gli italiani preferiscono preparare il caffè, anche se sono sempre più diffuse le macchinette elettriche che permettono di preparare il caffè grazie a cialde monodose. Un’abitudine che però sta creando una vera e propria crisi ambientale, dati gli scarti di produzione al quale molte aziende stanno cercando di porre rimedio.
Come pulire la moka per il caffè
Il vantaggio della moka è quello di non produrre scarti, inoltre si tratta di un oggetto che tende a durare nel tempo ed ha bisogno di pochissima manutenzione. In generale esistono due scuole di pensiero tra chi ritiene che la moka non vada lavata e chi invece sostiene il contrario. In realtà è preferibile lavare la moka per evitare quella nota di rancido che può rovinare anche la migliore miscela.
Se la moka viene lavata dopo ogni utilizzo basta sciacquarla semplicemente con l’acqua e poi lasciarla asciugare senza chiuderla per evitare che l’umidità possa favorire la formazioni di muffe all’interno. Per eliminare incrostazioni più persistenti possono essere usati dei detersivi delicati con un ph neutro, quindi niente sapone per piatti o altri troppo profumati che rischiano di alterare il sapore del caffè. Periodicamente può essere effettuato un lavaggio per eliminare anche le incrostazioni di calcare semplicemente riempendo il serbatoio con una soluzione con acqua e bicarbonato. Poi si mette la moka chiusa sul fuoco fino a quando non fuoriesce dalla parte superiore. L’operazione va ripetuta un altro paio di volte solo con acqua. Infine, se qualche forellino dovesse essere ancora otturato si può spazzolare o passare con uno spillo.