L’acqua del rubinetto fa venire i calcoli? La verità è questa: ecco da cosa dipende
Ti sei mai chiesto se l’acqua del rubinetto faccia venire davvero i calcoli ai reni? Ecco la risposta che stavi aspettando.
Oggigiorno sono moltissime le persone che soffrono di calcoli ai reni. Un disagio incredibile che può mettere veramente alla dura prova. Chiunque abbia sofferto di questi dolori avrà sentito dire almeno una volta che la causa principale è il consumo di acqua del rubinetto. Ma si tratta di una verità oppure di un falso credo? Ecco finalmente la risposta a questa domanda.
I calcoli ai reni si manifestano con un dolore acuto e possono mettere veramente alla dura prova chiunque ne soffra.
Essi si formano a causa della forte presenza dei sali di calcio e, proprio per questo, in molti sostengono che l’acqua del rubinetto non sia proprio il massimo per la nostra salute. Questo perché è ormai risaputo che contenga ingenti quantità di questa sostanza chimica. Proprio per questo quasi nessuno riesce a consumarla quotidianamente e preferisce rifornirsi al supermercato.
Secondo alcuni studi però si tratterebbe di un falso credo e l’acqua del rubinetto non è certamente il fattore scatenante dei calcoli renali.
Cosa provoca veramente i calcoli renali
Qualsiasi medico consiglierà al proprio paziente che soffre di calcoli renali di bere grosse quantità d’acqua. Consumare questo bene primario è certamente il primo passo fondamentale per essere in salute. Infatti è consigliato produrre almeno due litri di urine al giorno, per evitare che il problema dei calcoli renali si ripresenti alla nostra porta. Il nostro fabbisogno idrico giornaliero non è certamente una cosa che dobbiamo prendere sottogamba.
E quindi sì, bere l’acqua del rubinetto non è assolutamente così pericoloso come si pensa. Ecco perché.
Perché l’acqua del rubinetto può essere consumata
Come detto in precedenza, l’unico fattore scatenante della calcolosi è la bassa idratazione. Secondo questa logica possiamo quindi bere ogni qualvolta se ne senta il bisogno, anche un semplice bicchiere di acqua del rubinetto.
Questo perché il calcio presente al suo interno non è chissà quanto maggiore di quello presente all’interno di qualsiasi altra marca d’acqua. La qualità di quello che ingeriamo per idratarci non è fondamentale, bensì lo è la quantità. Ovviamente se si soffre di calcoli renali è bene limitare quanto più possibile il consumo di bevande zuccherate (come la Coca Cola).
Secondo il Ministero della Salute italiana, il calcio presente all’interno delle acque dei nostri rubinetti è tra i 20,6 e 90 mg per litro, il che le renderebbe comunque potabili al cento per cento.
Quindi non credere a questi falsi miti e ricordati che quando si tratta di calcoli renali l’importante è consumare tanta acqua.