Così usi meno sale nella pasta ma il sapore rimane inalterato | Il trucco basato sulla scienza
Per cuocere la pasta si può usare anche solo la metà del sale: basta conoscere questo trucco e fidarsi della scienza!
I motivi per cui può essere molto salutare limitare la quantità di sale presente nella dieta sono molti, soprattutto considerando che il sale utilizzato come condimento è solo una piccola percentuale del sale che ingeriamo. Gran parte di esso è contenuto, infatti, negli altri alimenti che consumiamo durante il giorno.
L’eccesso di sale nell’alimentazione è associato ad un aumento della pressione sanguigna, che a sua volta accresce il rischio di ipertensione, malattie cardiache e ictus.
Inoltre, può contribuire alla ritenzione idrica, causando gonfiore ed edema. Un’alimentazione ricca di sale può danneggiare i reni, sovraccaricandoli di lavoro nel filtrare e eliminare l’eccesso di sodio e causando, come si può immaginare, patologie renali a lungo termine.
Anche le arterie non sono al riparo dai rischi indotti da un eccesso di sale, giacché una quantità eccessiva di sale nel nostro organismo può causare malfunzionamenti nell’endotelio, ovvero nel rivestimento interno dei vasi sanguigni.
Una dieta troppo salata può infine influenzare negativamente la salute ossea, poiché il calcio viene eliminato nelle urine, aumentando il rischio di osteoporosi.
Quanto sale si può mangiare al giorno?
Per un adulto normopeso e in salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un consumo di sale inferiore a 5 grammi al giorno, equivalente a circa un cucchiaino. Tuttavia, la media globale supera di gran lunga questa quantità, soprattutto nei paesi in cui è molto diffuso il consumo di prodotti alimentari di produzione industriale (snack e merendine) e in cui si mangia abitualmente al fast food.
Scegliere alimenti freschi, limitare il sale da tavola e leggere le etichette nutrizionali può aiutare a mantenere un equilibrio salutare nell’alimentazione. Nella preparazione di determinati cibi, però, sembra che non si possa assolutamente fare a meno del sale, come la cottura della pasta. Come si fa in questi casi?
Cuocere la pasta con meno sale e ottenere lo stesso sapore: così è possibile
Furio Brighenti, docente di Scienza degli Alimenti all’Università di Parma ha spiegato che per ridurre al minimo l’ingestione di sale quando cuociamo la pasta basta cuocere la pasta nell’acqua senza sale per la quasi totalità della cottura, quindi salare l’acqua quando mancano due minuti per completare la cottura della pasta, di qualsiasi formato essa sia.
In questo modo la pasta avrà tempo di assorbire il sale soltanto nei suoi strati più superficiali, cioè quelli che entrano in contatto con le papille gustative presenti sulla nostra lingua e ci fanno quindi sentire il sapore sapido della pasta. In questo modo il sapore della pasta sarà quello “giusto”, ma avremo ingerito molto meno sale!