Vendeva un vino geniale che violava tutte le regole degli USA: nei guai l’imprenditore (che ovviamente è italiano)
Negli Stati Uniti è stato ritirato dal commercio un vino assolutamente unico nel suo genere, inventato da un italiano che ha aggirato le regole.
Il genio creativo che sperava di conquistare il mercato vinicolo americano si chiama Emanuele Azzaretto. Nato in Italia l’imprenditore ha studiato negli Stati Uniti e ha collezionato un numero impressionante di collaborazioni con grandi aziende impegnate in progetti pioneristici.
Azzaretto è stato infetti impegnato nello sviluppo e nella messa in opera di tecnologie green, ha lavorato in Africa e, ovviamente, è un grande appassionato di vini. A dargli l’idea di creare un vino assolutamente unico però è stata la sua grande passione per le immersioni subacquee.
Stabilitosi a Santa Barbara, California, da più di un decennio, ha pensato di unire la famosa produzione vinicola californiana all’attrattiva che da millenni le profondità dell’oceano esercitano sull’uomo.
Nel farlo ha completamente ignorato o aggirato le norme che regolano il mercato dei prodotti alimentari e vinicoli in California e la sua azienda ha avuto seri problemi con la legge.
Il “Vino dell’Oceano”
L’idea di Azzaretto era tanto semplice quanto geniale: vendere bottiglie di vino che sembrassero appena ripescate da vascelli affondati. Il concetto di base è che il vino venduto dalla Ocean Fathoms (l’azienda vinicola di cui Azzaretto è socio) potesse essere bevuto normalmente dopo un particolarissimo processo di invecchiamento che prevedeva il deposito delle bottiglie sul fondo dell’oceano per un anno prima di essere vendute.
In realtà, l’invecchiamento non riguardava soltanto il vino ma anche (e forse soprattutto) le bottiglie in cui era contenuto. Nel corso della loro permanenza sottomarina, infatti, le bottiglie venivano ricoperte da alghe, coralli, conchiglie e altri esempio di flora e fauna sottomarine. Ogni bottiglia, quindi, era un pezzo assolutamente unico e differente da ogni altra.
I problemi con la legge
Il problema è nato nel momento in cui, a seguito di vari controlli, è emerso che l’azienda di Azzaretto non aveva ottenuto alcun permesso né dalla Commissione Costiera della California o dal Corpo degli ingegneri dell’esercito degli Stati Uniti: posizionare le casse di vino sul fondo è stato quindi una procedura del tutto illegale.
Nello specifico è stato fatto notare che “quasi ogni aspetto della loro attività è stato condotto in violazione della legge statale o federale” perché le bottiglie di vino non risultavano idonee al consumo umano dopo il processo di invecchiamento sul fondo dell’Oceano ma sono state vendute lo stesso a 500 Dollari l’una. Inoltre, la Ocean Fathoms aveva affermato di aver fatto una donazione a un’organizzazione no profit per la tutela ambientale ma non c’è alcuna prova che la donazione sia effettivamente avvenuta.