Devi SEMPRE girare il caffè (anche se lo bevi senza zucchero): ne va della tua salute!
Il caffè è un simbolo della cucina italiana, amato da tutti e consumato in grandi quantità. C’è qualcosa però da sapere sulla bibita, vediamo di cosa si tratta.
Ogni giorno il primo pasto che si fa, e considerato quello più importante, è la colazione. Questo comprende alcuni alimenti nutrienti ed energetici, in grado di svegliare il corpo e la mente dopo le ore di sonno.
Ad accompagnare il cibo, c’è l’amato caffè. Si tratta di un simbolo italiano, appartiene alla cultura del Bel Paese da centinaia di anni e nonostante i suoi tanti sostituti, viene comunque consumato almeno una volta al giorno da quasi tutta la popolazione italiana e non solo.
Il caffè italiano è unico nel suo genere e per molti, bere questa bevanda è un atto sacro, significa prendersi una pausa, ricaricarsi e ripartire. Aiuta ad affrontare alcune ore della giornata come pochi altri alimenti.
L’amato caffè è presente in diverse versioni, dalla qualità e tipologia di chicco al modo in cui è bevuto o servito, dunque macchiato, espresso e così via. Sono tante le persone che preferiscono berlo amaro, senza zucchero o dolcificanti e questo ne consegue che il contenuto nella tazzina non viene girato. Vediamo perché questo è un grave errore.
Perché girare sempre il caffè?
Il caffè contiene diverse sostanze chimiche, tra queste c’è l’acrilammide. Si forma durante il processo di torrefazione del caffè ed alimenti ricchi di amido a temperature alte. Questo elemento può essere cancerogeno per l’uomo se viene consumato in quantità elevate.
Per la presenza di questo nel caffè (oltre che per rendere più omogeneo il sapore di ogni aroma), bisogna che la bevanda venga girata anche senza la presenza di zucchero o latte, in questo modo i livelli di acrilammide vengono ridotti. Si favorisce infatti l’evaporazione della sostanza nociva, andando a ridurre la sua concentrazione nella tazzina.
L’acrilammide nel caffè
La sostanza chimica acrilammide non si può eliminare dal caffè, è un prodotto che deriva dalla reazione di Maillard, un processo che rende gli zuccheri tostati. Infatti questa si trova anche nella crosta del mane e sulle patatine fritte.
Il passaggio che mette in atto questa trasformazione, produce gli eccitanti e i composti aromatici che rendono il caffè buono come lo si conosce. I livelli di acrilammide sono altissimi quando il processo di Maillard (o torrefazione) ha inizio, per poi diminuire pian piano.
Il caffè tostato scuro contiene un livello di questa sostanza nociva inferiore rispetto a quello naturalmente più chiaro.